Auronzo di Cadore – Un tragico incidente di montagna è costato la vita ad un alpinista novese che è precipitato per duecento metri mentre scalava una parete delle Tre Cime di Lavaredo, nelle Dolomiti. Si tratta dell’ingegner Giulio Campastro di 47 anni (nella foto web), figlio dell’ingegner Angelo Campastro e della professoressa Giannina Bisio Campastrro docente in pensione di lingue.
Secondo quanto appreso era uscito venerdì mattina alla volta della Piccola Cima (2.856 metri) sul versante bellunese. Verso le 11 durante la scalata è caduto per ragioni ancora da accertare precipitando per oltre duecento metri lungo un nevaio ed è morto sul colpo. Il suo corpo ormai senza vita è stato recuperato dagli uomini del Soccorso alpino e speleologico del Veneto.
L’ingegner Campastro era nato e cresciuto a Novi Ligure dove vive ancora la sua famiglia, molto conosciuta e stimata in città. Il padre Angelo, ingegnere anche lui, è originario di Serravalle Scrivia e la mamma, Giannina Bisio, è di Gavi. Giulio Campastro era sposato con Ilaria e lavorava a Roma come dirigente della Erg Raffinerie. I funerali avranno luogo domani martedì 21 agosto alle 10 nella Basilica dei SS. Pietro e Paolo all’EUR in Roma. Quindi la salma sarà traslata a Novi Ligure, dove la comunità parrocchiale del Sacro Cuore si raccoglierà in preghiera mercoledì 22 agosto alle 10. La tumulazione sarà effettuata nella cappella di famiglia al cimitero nuovo di Serravalle Scrivia.
La redazione di Alessandria Oggi esprime alla Famiglia Campastro il sentimento del più profondo cordoglio.
Precipita per duecento metri sulle Dolomiti e perde la vita ingegnere di Novi
