Gigi Moncalvo ricorda due figure dell’Italia in guerra: il comandante Bisagno ed il padre del nostro direttore, Alberto Guenna. Il primo ucciso dai partigiani comunisti in quanto cattolico ed anticomunista, il secondo deportato in un lager tedesco l’otto settembre 1943. Due figure per certi aspetti simili. Aldo Gastaldi, sottotenente del XV Reggimento Genio, a pochi giorni dall’armistizio sale in montagna e nel giro di pochi mesi, con il nome di Bisagno (è il torrente che attraversa Genova), diventa il comandante più amato della resistenza in Liguria: un eroe moderno, spirituale e privo di retorica. Alberto Guenna, furiere alla caserma Passalacqua di Tortona, il nove settembre è deportato in Germania dove resterà per due anni in un lager alle porte di Berlino: Luckenwalde. Due storie diverse che rappresentano le due facce della stessa medaglia quale era l’Italia tra il 1943 ed il 1945.