San Sebastiano Curone (AL) – Pare sempre più improbabile l’installazione di pale eoliche industriali sul crinale tra Val Curone e Val Borbera, la zona più alta della provincia alessandrina.
Almeno cinque progetti, infatti, sono stati bocciati nel decennio scorso mentre la Regione, in primavera, aveva avviato l’iter del Piano Energetico Ambientale Regionale (Pear), una sorta di piano regolatore delle zone adatte ad eolico, solare ed idroelettrico.
Ad essere individuata, prioritariamente, proprio l’area ai confini con le province di Pavia, Piacenza e Genova ma da sempre cittadini e associazioni si oppongono mentre i sindaci, al contrario si sono detti favorevoli alla costruzione delle torri sui pascoli appenninici della zona. Zona peraltro, per quanto riguarda il monte Ebro, tutelata a livello europeo essendo di passaggio per i volatili che migrano.
Dopo le osservazioni presentate al Pear da parte del Comitato per il territorio delle Quattro Province, la Regione ha quindi approvato il parere sul piano tenendo conto di quanto rilevato dal comitato: i vincoli normativi presenti sul crinale restano e non si può attuare nessuna corsia preferenziale per l’eolico.
Dunque niente pale ma priorità al paesaggio come d’altronde sottolineato dall’assessore regionale all’ambiente, Alberto Valmaggia, che ha puntualizzato come i parchi eolici debbano essere installati in aree più predisposte.
Tutto rimandato a “futuri programmi di azione” come hanno tenuto invece a precisare dal Comitato per il territorio delle Quattro Province. Programmi che accompagneranno il Pear in sede definitiva di approvazione anche se la relazione, come sottolineato dal Comitato: “È già un primo risultato importante”.