di Andrea Guenna – Manca meno di un mese all’insediamento del consiglio della neocostituita camera di commercio di Alessandria-Asti nominato per il quinquennio 2018 – 2023. Secondo la determina camerale del 1° marzo 2018, la composizione del nuovo consiglio assegnerà:
- Commercio 6 seggi
- Artigianato 5 seggi
- Industria 5 seggi
- Agricoltura 4 seggi
- Servizi alle imprese 4 seggi
- Sindacati e associazioni consumatori 2 seggi
- Trasporti e spedizioni 2 seggi
- Cooperative 1 seggio
- Credito assicurazioni 1 seggio
- Liberi professionisti 1 seggio
- Turismo 1 seggio
- Altri settori 1 seggio
Per un totale di 33 seggi di cui 20 spetteranno ad Alessandria e 10 ad Asti, ma non è così automatico che la maggioranza sia scontata per Alessandria in quanto ad Asti spetterebbero i tre seggi rispettivamente delle cooperative, del credito e assicurazioni e dei liberi professionisti, per cui il rapporto di forza passerebbe da dieci a venti, a tredici a venti. La maggioranza assoluta sarebbe di 17 voti e ad Asti non sarebbe difficile trovare i quattro voti che le mancano nell’agricoltura, o nell’artigianato, come anche nel turismo e in altri settori. In sostanza per Asti sarebbe sufficiente un semplice accordo con qualche associazione di categoria per avere il controllo dell’ente. Ma se sarebbe facile avere la maggioranza dei voti in consiglio, meno facile sarebbe garantire il corretto svolgimento dei lavori data la nota turbolenza all’interno della camera di commercio di Asti. Per Alessandria si determinerebbe una situazione scomoda a meno che non salti fuori il nome di una personalità supra partes spinta dagli alessandrini che potrebbe mettere d’accordo un po’ tutti. La partita è aperta.