Roma (Lorenzo Mancini) – Democrazia? No, grazie. Non serve più, per governare questa turbolenta società mondializzata. Parola del massone Giuliano Di Bernardo, filosofo e sociologo, a capo del Grande Oriente d’Italia dal ‘90 al ‘93. Successivamente fondatore della Gran Loggia Regolare d’Italia, Di Bernardo ha poi creato l’Accademia degli Illuminati, oggi Dignity Order. Intervistato da Fabio Frabetti a “Border Nights”, fornisce un quadro dolente della massoneria italiana, insidiata dalla mafia al Sud e in piena crisi di identità.
“Si ripetono ritualità simboliche di cui, talvolta, non si conosce più il significato: questo si chiama contro-iniziazione ed è persino peggio della contiguità con la mafia, premesso che, se fosse vero che accetta mafiosi al suo interno, la massoneria cesserebbe di essere tale”.
Una lunga intervista, quella di Di Bernardo, che offre una lettura critica del sistema massonico italiano, sempre meno influente a livello politico dopo la tragica parentesi della P2 di Gelli, un uomo “al servizio degli Usa”. Pesano le ultime devastanti polemiche innescate dalla commissione antimafia presieduta da Rosy Bindi, che denuncia la presenza di oltre mille affiliati-fantasma, nel Meridione: iscritti di cui non si conoscerebbe ufficialmente l’identità. Di Bernardo auspica una massoneria trasparente, ma avverte: la democrazia, purtroppo, non basta più. Serve un “tiranno illuminato”, per uscire dal caos del mondo globalizzato.
“Nella mia visione – dice il professor Di Bernardo – la società globale non può essere governata con la democrazia in quanto il ricorso alla sola democrazia, in un mondo globalizzato, creerebbe tanti di quei conflitti che, alla fine, si verrebbe a realizzare lo stato di guerra di tutti contro tutti di cui ha parlato Locke”.
L’alternativa alla democrazia? Il governo degli “ottimati”.
“Io ritengo che il futuro dell’umanità, che vede la realizzazione della società globale – scandisce Di Bernardo – debba essere governato da una comunità di saggi che esprimono l’Uno, il tiranno illuminato”.
Un pensiero non lontano, probabilmente, da quello degli stessi architetti della globalizzazione, il sistema-mondo ridisegnato dai vari Rockefeller e Rothschild, Kissinger e Brzezinski.
“L’Occidente vive una crisi profondissima”, osserva giustamente Di Bernardo anche se, stando a quanto affermano altri esponenti del mondo culturale massonico, la crisi attuale è dovuta proprio alla mancanza di democrazia, non certo al suo eccesso.
L’impegno della massoneria progressista, anche internazionale?
Ingaggiare una battaglia, a livello mondiale, per il ritorno della democrazia, a cominciare dall’Europa, sottomessa al potere “totalitario” di organismi come l’Ue e la Bce, che di democratico non hanno più niente.
Giuliano Di Bernardo: basta democrazia, serve un tiranno illuminato
