Modena (Cristina Gauri di Primato Nazionale) – Lo avevano fermato alla stazione Termini di Roma il 14 maggio e avrebbe dovuto essere espulso. Ma il 18enne nordafricano che questa notte ha causato il rogo nella sede della polizia locale di Mirandola a Modena, causando la morte di due signore anziane e il ferimento di 20 persone, non era stato rimpatriato nel Paese d’origine per “problemi di capienza”. Segno che nemmeno le politiche migratorie di Salvini stanno funzionando a pieno ritmo come dovrebbero.
Molti precedenti
Lo straniero incendiario – come riporta la Gazzetta di Modena – ha molti precedenti. Stamattina è stato arrestato con l’accusa di furto aggravato, danneggiamento a seguito di incendio e morte come conseguenza di altro delitto. Una volta appresa la notizia il ministro dell’Interno Salvini ha subito twittato: “Altro che aprire i porti! Azzerare l’immigrazione clandestina, in Italia e in Europa, è un dovere morale: A CASA tutti!”. E ha poi aggiunto da Lecce: “Quanto accaduto stanotte è l’ennesimo episodio di violenza da parte di un immigrato con due morti, testimonia alla faccia di chi vuole i porti aperti, che quei porti bisogna blindarli, in Italia e in tutta Europa”.
Le critiche del M5S
I pentastellati hanno subito contestato le affermazioni del leader del Carroccio: “Ci auguriamo che quel criminale paghi quel che deve, ma ci sorprende ascoltare dal Viminale esortazioni da campagna elettorale, quando dovrebbe essere proprio il Viminale a chiarire perché quell’uomo con intenzioni omicide era libero di circolare in giro in Italia fin arrivare ad appiccare il fuoco a degli uffici della Polizia locale. Se fosse stato già rimpatriato oggi non ci troveremmo davanti a questo problema”. E’ dello stesso avviso anche il primo cittadino di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, che si chiede “come sia stato possibile che uno straniero irregolare, a quanto sembra già destinatario di un provvedimento di espulsione e tuttavia ancora presente sul territorio nazionale, abbia potuto muoversi liberamente e arrivare indisturbato nel Modenese a compiere il suo criminale gesto”. Vi sono forti dubbi anche sull’età dell’arrestato, che da ieri sostiene di essere un minore marocchino: a Roma lo scorso 14 maggio venne fermato e diede generalità diverse alla polizia, affermando di essere maggiorenne algerino.