Milano (Giovanna Trentadue) – Nonostante l’aumento del numero di compravendite e della quantità di mutui accesi, il mercato immobiliare del Bel Paese si trova diviso a metà: da un lato ci sono le grandi città dove i prezzi continuano a salire (è facile e vantaggioso, per esempio, fare affari cercando case in vendita a Parma), dall’altro le piccole realtà provinciali che soffrono invece un momento di crisi, con un calo vertiginoso della richiesta. Dopo un periodo buio che ha caratterizzato tutto il 2017, il 2018 è stato l’anno della ripresa per la compravendita di immobili, soprattutto al nord; un trend che si crede continuerà anche per quest’anno, mentre il centro e il sud hanno visto in questi ultimi anni prezzi leggermente in discesa.
È Firenze, secondo le stime, la città più cara nella penisola: i prezzi si aggirano intorno ai 3700 euro al metro quadro, ma anche Milano risulta particolarmente onerosa con i suoi 3320 euro al metro quadro di media. Sul podio anche la capitale, dove i prezzi degli immobili toccano i 3180 euro al metro quadrato. Ovviamente, trattandosi di città molto grandi, va fatta una distinzione rispetto ai quartieri tenendo conto che cercare casa in periferia sarà molto meno dispendioso che nel centro cittadino; ci sono poi zone più richieste di altre indipendentemente dalla distinzione centro-periferia (per via dei servizi offerti, per la presenza di aree verdi o simili), dove inevitabilmente i prezzi risultano più alti. Prezzi in aumento, invece, nelle città di Venezia (dove si riscontra un + 5% rispetto allo scorso anno), Bologna e Trento (entrambe con un + 4%).
Per valutare il trend del mercato immobiliare è necessario tenere conto anche dell’andamento demografico: i dati ci dicono che in Italia la popolazione non è in aumento in senso assoluto, ma è più o meno stabile. Questo perché gli italiani fanno meno figli, è vero, ma il numero di famiglie straniere aumenta, portando la popolazione a rimanere stabile; il punto, però, è che difficilmente le famiglie straniere considerano il trasferimento in Italia definitivo e per questo è raro che acquistino un immobile nella penisola, il che si traduce in uno stallo nel mercato immobiliare. Da tenere in considerazione è anche il periodo di crisi economica che il nostro paese ha affrontato e sta affrontando tuttora, che certamente non incentiva la compravendita immobiliare.
Cosa fare, quindi, per vendere casa in questo periodo? Il metodo migliore, anche se il meno amato per ovvie ragioni, sarebbe quello di abbassare il prezzo dell’immobile, creando concorrenza e andando incontro all’acquirente. In più bisogna tenere conto che siamo in un periodo in cui la domanda di immobili rimane bassa, mentre l’offerta è alle stelle, quindi un ribasso dei prezzi risulta la conseguenza inevitabile di una situazione che speriamo possa sbloccarsi nel prossimo futuro. Questo perché, nonostante i miglioramenti, le famiglie tendono ancora a non voler investire nell’acquisto di una casa, temendo probabilmente un rovescio del mercato immobiliare; in realtà, questo sarebbe il momento migliore per acquistare, quando i prezzi risultano ancora contenuti (almeno in alcune città d’Italia) e le case potranno poi essere rivendute in futuro, a ripresa avvenuta, a prezzi più alti.
Il trend del mercato immobiliare italiano: alti e bassi della penisola
