da Pambianco news – La moda maschile italiana archivia il 2018 registrando un turnover settoriale oltre i 9,5 miliardi di euro, in crescita del 2,4% sull’anno precedente. In questo modo, la moda maschile concorre al 17,2% del turnover complessivamente generato dalla filiera tessile-moda nazionale e al 27,3% della sola parte abbigliamento. Come riportato dalla nota realizzata dal Centro Studi di Confindustria Moda per Smi, “le prudenziali previsioni rilasciate in occasione della scorsa edizione di Pitti Uomo (gennaio 2019), quando si era stimata una dinamica pari al +1,5%, risultano, quindi, superate a consuntivo, grazie ad una moda maschile che si è dimostrata meno sensibile al deterioramento congiunturale. Proprio le esportazioni si sono del resto rivelate ben più vivaci di quanto in via cautelativa stimato in base al trend del commercio mondiale e, non di meno, le importazioni si sono mantenute su ritmi vigorosi”.
Le esportazioni, infatti, sono cresciute del 4,9% a circa 6,4 miliardi (sono esclusi i prodotti junior), con un’incidenza sul fatturato del 67,2 per cento. Le importazioni, invece, si sono attestate a quota 4,3 miliardi, in crescita dell’8,6 per cento. “Se si considera il mercato italiano – prosegue la nota – nel corso del 2018 gli acquisti di moda maschile da parte delle famiglie residenti presentano un peggioramento del trend negativo. Le rilevazioni effettuate da Sita Ricerca per conto di Smi indicano una diminuzione del sell-out di moda maschile pari al -4,8% con riferimento all’anno solare, in deterioramento dunque rispetto al calo del -1,5% archiviato nel 2017”. Per quanto riguarda i canali distributivi, considerando in questo caso il periodo da marzo 2018 a febbraio 2019, “il mercato uomo risulta ormai dominato dalle catene”, le quali sono cresciute dell’1,1% portandosi a una quota del 38,8 per cento, ponendosi così davanti al dettaglio (25,2%). L’e-commerce, invece, cresce del 2,9% raggiungendo così un’incidenza del 7 per cento.
I dati sono stati presentati in occasione della 96esima edizione di Pitti Immagine Uomo che, da oggi fino a venerdì 14 giugno, porterà in scena a Firenze le novità riguardanti la moda uomo per la primavera/estate 2020. La kermesse fiorentina ospiterà 1.220 marchi, di cui 549 esteri e 230 tra nomi nuovi e rientri, che prenderanno casa su 60mila metri quadrati di superficie espositiva.
Tra i principali eventi che si terranno in questi giorni, vi è la sfilata di Salvatore Ferragamo, programmata per questa sera in piazza della Signoria, il lancio dell’uomo di Marco De Vincenzo, in programma per mercoledì, e la presenza, per la prima volta in fiera, di A|X Armani Exchange. Non solo, Givenchy, che presenterà la nuova collezione menswear, è stato scelto come guest designer, mentre Msgm torna a Firenze come Pitti Special Anniversary per festeggiare i primi dieci anni di attività. Special guest è invece Sterling Ruby che presenterà la prima collezione del brand S.R. Studio. LA. CA. attraverso un evento speciale in programma il 13 giugno. Guest Nation è invece la Cina. Il progetto, promosso da Fondazione Pitti Immagine Discovery in collaborazione con Shanghai Fashion Week, vedrà 11 designer presentare le loro collezioni con uno showcase alla Fortezza da Basso, a cui si aggiungeranno una serie di eventi e progetti speciali.
Il tema di questa edizione è The Pitti Special Click, per il quale il Piazzale Centrale della Fortezza si trasformerà nel set design curato da Sergio Colantuoni. Nello specifico, la Fortezza ospiterà “il più grande allestimento mai realizzato a Pitti: una palafitta di 1000 metri quadrati sorgerà nel cuore della Fortezza, a creare un percorso circolare, un grande anello delimitato da grandi pertiche con bandiere che si muovono al vento”, come spiegato dalla fiera.
La moda uomo ringrazia l’export, 2018 in crescita (+ 2,4%) a 9,5 mld
