Alessandria – Mentre a livello nazionale le previsioni per l’economia in Italia mostrano una stagnazione nel 2019 ed un leggero miglioramento previsionale nel 2020, con un settore, quello delle costruzioni, che offre comunque un importante contributo sia in termini di investimenti che di occupazione, in provincia di Alessandria gli indicatori analizzati confermano una situazione praticamente invariata rispetto al rapporto 2017-2018 mentre si intravvedono segnali di ripresa confortanti nel primo semestre 2019.
È ciò che è emerso nel report 2019 dell’edilizia presentato stamane nella sede dell’Ance Alessandria, alla Taglieria del Pelo, alla presenza del Presidente Paolo Valvassore (nella foto).
Dall’analisi dei dati della Cassa Edile di Alessandria, con riferimento al bilancio chiuso lo scorso 30 settembre, si registra, nel confronto con l’anno precedente, un andamento costante del numero delle imprese iscritte, tuttavia dimezzato rispetto a dieci anni fa, e del numero dei lavoratori, sceso comunque del 30% rispetto all’inizio della crisi.
Si è mantenuto stabile il numero delle ore lavorate mentre un lieve incremento si è registrato per quanto concerne la massa salariale.
Positivo il segnale che arriva dalla proiezione dei dati del primo semestre 2019 (ottobre 2018 – marzo 2019) che evidenzia un aumento del numero dei lavoratori iscritti alla Cassa Edile, delle ore lavorate e della massa salari denunciata, dati che posizionano la provincia di Alessandria al di sopra della media del Piemonte.
Salta agli occhi, ed è uno dei dati più evidenti che emerge dalle statistiche della Cassa Edile alessandrina, il cambio radicale nella conformazione della platea degli iscritti che dai dati 2018 risulta quasi interamente composta da imprese micro-piccole (oltre il 78% degli iscritti sono imprese fino a cinque dipendenti).
Risultata in discreta crescita , al netto dei sub-affidamenti inerenti al “III Valico”, la domanda di lavori pubblici attivata nel primo semestre dell’anno in corso nel territorio provinciale con un +18% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente. Domanda caratterizzata da una prevalenza nel numero degli appalti di taglio medio-piccolo, con importo fino a 500.000 euro ma con netta supremazia di quelli sotto i 150.000 euro che hanno però rappresentato meno del 30% dell’importo complessivamente affidato (circa 54 milioni di euro).
Un brusco rallentamento della domanda si è avuto tra fine aprile e fine giugno a causa dell’ennesimo intervento legislativo che ha temporaneamente ridotto la soglia per affidare con procedura negoziata.
Tutto questo con buona pace di chi ha voluto attribuire, a questo intervento, il nome di “sblocca-cantieri”.
Segnali di ripresa, peraltro già registrati a partire dal 2014-2015, sono stati confermati dall’Agenzia delle Entrate, dati OMI, del settore immobiliare: nel 2018 il territorio provinciale ha mantenuto pressoché invariato il numero di compravendite del settore residenziale registrato nel 2017.
L’incremento più evidente l’ha segnato il tortonese con un +11%, insieme al territorio comunale di Alessandria, +4%.
L’Acquese e il Casalese hanno, invece, segnato un trend negativo, rispettivamente -9% e -11%.
È importante, comunque, specificare che i dati dei volumi di compravendita riguardano la totalità degli immobili trasferiti sul mercato immobiliare, rispetto alla quale, solo una minima quota è costituita dalle unità di nuova realizzazione commercializzate dalle imprese di costruzione: in ogni caso rappresentano un indicatore valido per quanto concerne la propensione del mercato nei confronti degli investimenti immobiliari.
Si è evidenziato un generale incremento, sul lungo periodo, per quanto riguarda il trend semestrale dei dati relativi ai titoli abitativi richiesti o comunicati ai sette comuni centri zona della provincia alessandrina (+185% periodo 2011 – primo semestre 2019) del numero di “comunicazioni di inizio lavori asseverate” (CILA), utilizzate principalmente per interventi di manutenzione straordinaria, con un ulteriore aumento nell’ultimo anno (+3% periodo primo semestre 2018 – primo semestre 2019).
Lieve ripresa nel secondo semestre 2018 e nel primo semestre 2019, +3%, per quanto concerne, nei sette comuni centri zona, il numero di permessi di costruire, necessari per poter dare il via a nuove costruzioni, sostituzioni edilizie ed ampliamenti. Un dato che ha, così, invertito l’andamento negativo registrato negli ultimi anni.
Significativo l’incremento, +15%, del numero di permessi di costruire rilasciati dal Comune di Alessandria nell’ultimo anno, periodo 1° semestre 2018 – primo semestre 2019.
In base a quanto emerso dai dati dalle notifiche preliminari del primo semestre 2019, è emerso che il 61% dei cantieri edili provinciali necessita interventi con un importo di spesa inferiore ai 50.000 euro ed il 76% implica un importo di spesa inferiore ai 100.000 euro.
Solo il 24% dei cantieri comporta interventi superiori ai 100.000 euro.
Report edilizia alessandrina 2019: nel primo semestre qualche segnale di ripresa c’è
