Valenza – È finita in procura l’aggressione del pitbull alla settantaduenne valenzana avvenuta martedì mattina in un condominio di via Mazzini.
La signora, soccorsa da 118, Carabinieri e Polizia Municipale, era arrivata al Cto di Torino con le braccia distrutte ma fortunatamente un innesto di ossa artificiali e la ricostruzione della pelle permetterà alla donna di poter usare ancora entrambi gli arti.
I Carabinieri di Valenza hanno consegnato un rapporto in cui è stato ricostruito quanto accaduto martedì.
Due le persone indagate, di lesioni colpose e di inosservanza di un provvedimento emesso in precedenza nei confronti dell’animale perché si era già dimostrato aggressivo.
Le indagate sono la padrona del pitbull, che non abita nel condominio ma a quanto pare era arrivata nel momento in cui la signora era stata assalita dall’animale, e la figlia che, secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, aveva in custodia il cane e che quella mattina sarebbe sfuggito al suo controllo.
L’animale non poteva circolare in luoghi potenzialmente frequentati da altre persone, dunque men che meno in un condominio.
Eppure martedì mattina era lì che girava tranquillamente e la pensionata valenzana, tornando a casa, se l’è ritrovato davanti.
Sempre secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la padrona del cane, per andare a far visita alla figlia, ha visto l’animale addosso alla donna e avrebbe cercato in tutti i modi di staccarglielo di dosso.
Ora il pitbull si trova in un canile. E il caso è diventato giudiziario.
Due donne indagate per l’aggressione del pitbull ad una pensionata valenzana martedì mattina
