Alessandria – Nel primo semestre del 2019 si sono verificati, in Piemonte, circa 150 incidenti provocati da fauna selvatica, lo stesso numero registrato nell’intero anno 2018.
Il dato è emerso stamane in Prefettura ad Alessandria nel corso della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, per discutere del problema dell’aumento dell’incidentalità stradale provocata dall’attraversamento di animali selvatici, come caprioli e cinghiali, come ha dimostrato l’incidente mortale verificatosi nell’albese lo scorso agosto.
Un tema sollevato dal presidente della Regione, Alberto Cirio, che ha colto come il sovrappopolamento della fauna boschiva possa rappresentare non solo un grave danno per l’agricoltura, ma spesso anche un pericolo per gli automobilisti.
In questo senso il Governatore del Piemonte ha chiesto ai Prefetti piemontesi di convocare delle apposite sedute dei Comitati, in cui fare il punto della situazione e individuare le soluzioni che, pur nel rispetto degli animali, garantiscano l’incolumità dei cittadini.
Quello alessandrino è stato il primo incontro, a cui era presente per la Regione il vicepresidente Fabio Carosso, oltre al Prefetto, Antonio Apruzzese, al Questore, al Comandante dei Carabinieri della Provincia di Alessandria, al Comandante provinciale della Guardia di Finanzia, alla dirigente provinciale della Polizia stradale, alla Provincia e al Comune di Alessandria.
“Le cifre sono allarmanti – ha dichiarato Carosso – e la questione deve essere affrontata con una certa incisività. Non parliamo solo di abbattimenti, ma di metodi alternativi, sostenibili, che riescano però a limitare i numeri degli animali presenti sul territorio. Si potrebbe, ad esempio, pensare a una collaborazione con l’Università di Veterinaria di Torino, per individuare dei metodi anticoncezionali di contenimento delle specie, già sperimentati con successo in altri Stati”.
Nel frattempo le forze dell’ordine alessandrine si sono impegnate a realizzare una mappatura del territorio, per individuare i luoghi e le dinamiche degli incidenti, per fornire ai decisori politici degli elementi per assumere le necessarie misure.
“Quando avremo un quadro completo di tutte le province – ha concluso Carosso – saremo in grado di studiare le azioni più opportune ed eventualmente di chiedere l’intervento del livello nazionale”.
Incidenti stradali dovuti ad animali selvatici: in Piemonte nel primo semestre del 2019 lo stesso numero di tutto lo scorso anno
