Serravalle Scrivia – Appare quantomeno nebuloso il futuro della Mercatone Uno di Serravalle Scrivia. Il negozio che sorge in strada per Cassano è uno degli otto, su 55, che non è stato oggetto delle offerte di acquisto.
Ieri mattina a Roma, al Ministero dello Sviluppo Economico, i tre commissari dell’azienda dichiarata fallita hanno illustrato ai sindacati e ai rappresentanti delle istituzioni i contenuti delle 14 offerte pervenute in seguito al bando di vendita internazionale ed hanno chiesto una proroga dell’attuale esercizio provvisorio, che scadrà il 31 dicembre, come la cassa integrazione.
Ciò che appare più probabile è che il Mise possa concedere una proroga della cassa fino al 23 maggio 2020, ulteriormente prorogabile per altri dodici mesi.
Regioni e Comuni, secondo quanto emerso dal tavolo ministeriale, saranno chiamati ad attivarsi per quei punti vendita che non sono stati oggetto di offerte, per la ricerca di imprenditori locali interessati a rilevarli, come il punto di Serravalle, rilevato nell’agosto del 2018 dalla Shernon Holding che aveva promesso continuità occupazionale e di raddoppiare il fatturato in 4 anni, portandolo a 500 milioni di euro al 2022, grazie a 25 milioni di euro di investimenti tra acquisizione e successivo supporto allo sviluppo.
A sorpresa, però, Shernon è stata dichiarata fallita, schiacciata da 90 milioni di euro di debiti accumulati in soli 9 mesi e nella notte tra venerdì 23 e sabato 24 maggio, aveva comunicato ai 1860 dipendenti di Mercatone Uno di non presentarsi più al lavoro via WhatsApp e Facebook, mentre i clienti che dovevano ritirare della merce o avevano versato acconti per migliaia di euro hanno trovato i negozi chiusi da un giorno all’altro.
Adesso il ministero ha nominato tre nuovi commissari, che hanno aperto una nuova procedura di vendita. Ma nessuno pare essere interessato a Serravalle.
Nessuno vuole acquisire il punto vendita Mercatone Uno di Serravalle Scrivia
