Alessandria – Per il nulla osta al concordato preventivo c’è l’ok da parte della maggioranza dei creditori.
Parliamo di Aral, l’azienda alessandrina di smaltimento rifiuti, ed era questo un passaggio fondamentale per arrivare alla prossima udienza davanti al giudice fallimentare, a fine gennaio: se, com’è ormai probabile, sarà concessa l’omologa si eviterà il fallimento.
Ieri era l’ultimo giorno per far arrivare in tribunale le adesioni al piano ma il sì dei creditori era già stato superato.
I piccoli creditori, oltre quattro milioni di debito, per quanto concerne i quattro cespiti in ballo avevano già dato il nulla osta a fine novembre, poi è arrivato quello dei tre istituti di credito, Cassa depositi e prestiti, Bpm e Credito Valtellinese (altri 5 milioni).
L’altro giorno hanno votato a favore anche i consigli comunali di Quargnento e Solero (tre milioni).
Mancherebbero solo i tre grandi creditori, Solero Scarl, Koster ed Euroimpresa, la cui decisione è ormai ininfluente.
Insomma manca veramente poco al rilancio di un vero piano industriale: tanto più Aral guadagnerà, tanto più i creditori saranno rimborsati.
E a quel punto le prospettive di ricominciare il business sarebbero certe.
Aral a un passo dal salvataggio?
