Una delle maggiori difficoltà che i giocatori di poker online affrontano nel corso delle partite e dei tornei è l’utilizzo da parte degli avversari dei cosiddetti poker bot, ovvero giocatori dietro i quali si cela non un avversario in carne ed ossa ma un computer. In genere, questi poker bot vengono utilizzati per realizzare grosse vincite e, sebbene possano essere utili per quanti sono in controllo di queste intelligenze artificiali, rappresentano nella maggior parte dei casi un problema per i tanti giocatori di poker che su internet cercano solo svago e divertimento in una partita al tavolo verde. Il problema è diffuso anche nelle poker room italiane, come d’altra parte nel resto del mondo. Diventa così importante e fondamentale imparare a riconoscere un poker bot italiano quando si gioca online, così da evitare questi tavoli e divertirsi in altre stanze.
Purtroppo, sempre più giocatori negli ultimi tempi si sono rivolti all’utilizzo dei cosiddetti bot nelle varie partite e tornei. Nonostante la maggior parte degli operatori di gioco stia duramente lavorando per contrastare questa diffusione, i bot e le intelligenze artificiali sono sempre più presenti nelle varie sale da poker o nei casino online che quotidianamente offrono decine e decine di partite e tornei a pagamento.
Perché allora utilizzare questi bot? Il motivo è semplice: per generare profitti rapidi in modo semplice. Ma occorre programmare secondo una logica ragionata questi bot, altrimenti il loro utilizzo potrebbe addirittura arrivare ad essere controproducente. In presenza di bot di un certo livello, dunque, diventa così difficile, se non impossibile se non si è un utente esperto, vincere una mano contro questi cervelli artificiali. Ecco perché è necessario sapere come individuarli ed evitarli quando si accede ad una partita di poker online.
Come individuare un bot in una sala da poker virtuale?
Ognuno di noi ha una innata e tanto naturale sensibilità, quasi un sesto senso, che ci aiuta a capire quando qualcosa non va. Tutto questo discorso è valido nella vita reale così come è valido per i tanti giocatori di poker, siano essi amatori o professionisti come l’alessandrino Mustapha Kanit (nella foto a lato), impegnati in un heads up o in un live. Mettiamo il caso che si stia giocando ad una partita online; mentre si è intenti a rafforzare e costruire il proprio bankroll, qualcosa di sospettoso sembrerebbe emergere su uno dei nostri avversari. Insomma, qualcosa comincia a puzzare nel vero senso della parola: non ci convincono alcune mosse troppo standard e automatizzate. E allora cominciamo a chiederci: ma chi è quel giocatore? Perché continua a vincere in modo così automatico, qualunque cosa accada? Tutto questo, così come altri ragionamenti, ci indicano chiaramente che in gioco c’è, probabilmente, anche un bot. Un modo per determinare se quel giocatore è effettivamente umano o una intelligenza artificiale è dare vita con esso ad una chat. Basta scrivergli commenti semplici, come un complimento per una giocata (“Bella mossa!” o più semplicemente “GG!”) o una domanda basilare (“Come ti chiami?” oppure “Da dove giochi?”). Se il nostro interlocutore resta muto ed impassibile, allora questo è già un buon segnale che ci aiuta a comprendere che ci troviamo di fronte ad un bot.
Tuttavia, solo perché un giocatore o un avversario non replica alle nostre domande in chat, non vuol automaticamente dire e dimostrare che questi non sia un umano. Esistono perciò altri modi per determinare se questo o quel giocatore presente al tavolo è reale o meno. Come detto, molti degli operatori di gioco che offrono i propri servizi sul mercato italiano hanno già dei propri sistemi di difesa utili ad identificare un bot in una sala da poker virtuale, ma questi non sono sempre una garanzia. Altri operatori, semplicemente non curano quest’aspetto, anche perché la presenza di più bot nelle proprie stanze da gioco aumenta la possibilità di generare rake (ovvero la percentuale o la commissione dovuta che l’operatore di gioco impone su ogni partita in corso).
Come battere il nostro avversario non umano?
Più in generale, per individuare un bot in una partita di poker occorre prestare attenzione alle tipologie di puntate effettuate, la tempistica con cui queste puntate vengono effettuate, l’attività nelle chat, la partecipazione a più tavoli di gioco (un umano non può giocare per ventiquattro ore consecutive su uno o più tavoli ad esempio).
Un altro elemento da ricordare è che i bot non vincono sempre. Infatti, non è assolutamente garantito che l’utilizzo di un bot in una partita di poker sia redditizio al cento per cento. In effetti, alcuni giocatori che individuano un bot in gioco, possono facilmente batterlo non appena venuti a conoscenza dei suoi schemi di gioco e delle sue mosse di routine. La ripetitività di alcune giocate, è bene ricordarlo, può essere tipica anche degli esseri umani che, alcune volte, giocano a poker online in modo robotico.
In ogni caso, i bot non sono ammessi ai tavoli da poker virtuali. I siti e, per loro conto, gli operatori che potrebbero sospettare un’infestazione da bot nelle varie stanze da gioco, volendo eliminarli potrebbero avvisare tutti i giocatori del tavolo con un messaggio ad effetto da parte del server nella chat pubblica, così da informare del pericolo bot e invitare gli stessi partecipanti al tavolo a digitare una determinata parola nella finestra di chat entro un certo periodo di tempo, rischiando in caso contrario di essere cacciati fuori dalla partita. A questo punto, i giocatori che non risponderanno all’invito, saranno messi sotto indagine e, a stretto giro e a seguito di ulteriori verifiche, eliminati dal tavolo di gioco in presenza di intelligenze artificiali.