di Gianni Lannes (dal blog “Su la testa”) – Il vaccino pronto in un lampo, quando invece occorrono anni. Tutto premeditato e preconfezionato negli United States of America? Ora il tempismo è addirittura da primato planetario: “Voglio ringraziare l’intero team di Moderna per il loro straordinario sforzo nel rispondere a questa emergenza sanitaria globale con una velocità record. La collaborazione attraverso Moderna, con Niaid e Cepi ci ha permesso di consegnare un lotto clinico in 42 giorni dall’identificazione della sequenza”, ha dichiarato Juan Andres, “chief technical operations and quality officer” presso Moderna. L’emergenza pandemica in atto, imposta all’umanità, forse deriva da strategie politiche ed economiche di dimensioni globali? Ecco la fantascienza che diviene realtà sociale: inverosimile, incredibile, inaudita, impensabile. Ma quale Cina. L’Italia è ormai considerata, anzi additata dalla propaganda dei mass media pilotati esclusivamente dal profitto economico accoppiato al sensazionalismo sterile (comprese le macchiette tricolori), come il paese “untore”. Per tale folle motivazione fungerà da cavia per la sperimentazione del primo vaccino contro il coronavirus?
Italia allo sbando
Manca solo il decreto legge del governo Conte bis che lo imporrà – per imperscrutabili leggende sanitarie – obbligatoriamente, o meglio forzatamente a tutti, neonati inclusi. Il Belpaese è nell’occhio del ciclone. Il copione, già scritto, dove ognuno recita la parte assegnata, prevede la dichiarazione di pandemia. Nello Stivale nessuno si preoccupa, oppure osa argomentare una sana protesta civile mentre si gonfia l’allarmismo d’oltre oceano che piomba fino a noi. “A che punto è l’epidemia in Italia? Non lo sappiamo: i contagiati sono molti di più dei circa 2.000 dichiarati. Forse anche oltre 100 volte tanto”, dichiara la virologa Ilaria Capua dagli Stati Uniti d’America, in un’intervista al quotidiano “La Stampa”. Così, continua a crescere l’epidemia coronavirus in Italia, tanto che il governo sta valutando la possibile chiusura di tutte le scuole d’Italia. Panico o follia istituzionale di chi non sa bene cosa fare, facendosi rimorchiare dagli eventi?
Hanno inventato un problema con la soluzione (in vendita) in tasca
Non è uno scherzo, ma purtroppo la tragica realtà di uno Stato privo di sovranità, vergognosamente eterodiretto dall’estero, che prende ordini dall’Oms, a sua volta sul libro paga della fondazione Bill & Melinda Gates. Nessun complotto: ecco i fatti incontrovertibili: “Moderna consegna il vaccino mRNA contro il nuovo coronavirus – mRNA-1273 – per lo studio di fase 1“. Incredibile: non è un segreto di Stati. Filantropi? No, come direbbe il più bieco complottista: untori mondiali, aspiranti padroni delle nostre vite. L’operazione “vaccinamondo” ha lo scopo di diffondere malattie, alimentare il panico, annientare il pensiero critico, indebolire la salute, seminare la morte, trarre profitto e dominare il globo terrestre? Chi ha inventato il problema ha già in tasca il toccasana totalitario: vaccini obbligatori per tutti? Crimini contro l’umanità per schiavizzare gli esseri umani e annichilire la salute? Nessuna dietrologia e nessun complotto, ma giganteschi conflitti di interessi in seno alla World Health Organization (Who): tutto previsto e pianificato da tempo nei minimi dettagli, almeno da quando l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ossia chi detta legge alle nazioni in materia sanitaria, è sul libro paga non degli Stati sovrani, bensì di multinazionali, o più precisamente di miliardari che usano la filantropia come un paravento.
Un vaccino pronto in 42 giorni?
Si va dai Rockefeller ai coniugi Gates. Chi ha messo in circolazione l’ultimo morbo letale ha già pronta la soluzione vaccinale. Chi ci guadagna dal coronavirus brevettato dal Pirbright Institute con i soldi della Gates Foundation? In prima battuta la Moderna: una società di biotecnologia con sede a Cambridge nel Massachusetts, specializzata nella scoperta e nello sviluppo di farmaci basati sull’Rna messaggero. Tra i soci saltano fuori i soliti noti: AstraZeneca, Merck, Fondazione Bill & Melinda Gates e Darpa (Defense Advanced Research Projects Agency), l’agenzia del Dipartimento della difesa nordamericano che si occupa di ricerche militari. A scovare il vaccino è stata proprio la Moderna, una ditta spuntata dal nulla, sorta pochi anni fa, che è riuscita lì dove tutti gli esperti hanno fallito in soli 42 giorni, contro i 18 mesi normalmente necessari per mettere a punto un vaccino, secondo la vulgata di alcuni virologi nostrani. Adesso proprio questa società biotecnologica ha appena annunciato l’avvio dei test di fase 1 per un vaccino contro il coronavirus.
Era tutto previsto
Si tratta del mRna-1273, il cui primo lotto clinico era stato completato a partire dal 7 febbraio 2020. Le fiale sono state spedite per i test al National Institute of Allergy and Infectious Diseases (Niaid) negli Usa. Si tratta di un vaccino della famiglia mRna. Questi vaccini, realizzati con Rna messaggero, sono più veloci ed economici da produrre rispetto ai vaccini tradizionali. Moderna lo utilizzerà per colpire una proteina sulla superficie del coronavirus che attiverà anche il sistema immunitario. Singolare coincidenza: appunto nel gennaio 2016, la Moderna ha stipulato un accordo quadro per un progetto sanitario globale con la Fondazione Bill & Melinda Gates, al fine di promuovere progetti di sviluppo basati sull’mRna per varie malattie infettive. Come afferma l’azienda, “la Bill & Melinda Gates Foundation ha investito 20 milioni di dollari per sostenere il progetto in aiuto alla prevenzione del virus dell’immunodeficienza umana o l’Hiv, le infezioni. I progetti successivi stipulati con la Fondazione potrebbero portare – come dichiara Moderna stessa – a un totale di finanziamenti di 100 milioni di dollari”.
Dai vaccini alla quotazione in Borsa
Dopo aver incassato altri notevoli investimenti e altre collaborazioni, tra cui quella nel 2016 con AstraZeneca per sviluppare due programmi di immuno-oncologia mRna o con Merck per autorizzare un programma di vaccinazione per un virus non divulgato e per sviluppare vaccini antitumorali personalizzati, a dicembre 2018 Moderna ha rivelato la sua decisione di quotarsi in Borsa a Wall Street. La Gates Foundation partecipa, da qualche anno, anche in altre 4 società biotecnologiche impegnate a sviluppare un vaccino per il coronavirus, ossia: Vir Biotechnologies, Inovio Pharmaceuticals, Novavax, Vaxart. Nell’affare figura anche il Pentagono attraverso la Defense Advanced Research Project Agency, vale a dire il governo degli Stati Uniti d’America. La Vir Biotechnologies è una sconosciuta clinica specializzata nel settore immunologico di San Francisco che vanta i seguenti soci: Alnylam Pharmaceuticals, Brii Biosciences, Fondazione per l’Istituto di ricerca in biomedicina, Ohsu e la Fondazione Bill & Melinda Gates. Dal 31 gennaio 2020 le azioni della compagnia sono balzate del 97%, portando la capitalizzazione di mercato vicino ai 3 miliardi di dollari.
L’infallibile business della salute
La Inovio Pharmaceuticals ha sede a Plymouth Meeting in Pennsylvania. I suoi partner sono il fior fiore del settore: ApolloBio, AstraZeneca, Coalition for Epidemic Preparedness Innovations (Cepi) della Fondazione Bill & Melinda Gates, Defense Advanced Research Projects Agency (Darpa), Drexel University, GeneOne Life Science, Hiv Vaccine Trials Network, Niaid (The National Institute of Allergy and Infectious Diseases of the National Institutes of Health), Parker Institute for Cancer Immunotherapy, Regeneron, Roche/Genentech, Università della Pennsylvania e The Wistar Institute. Anche le azioni della Inovio a febbraio scorso sono decollate. La Novavax è una società che produce vaccini nel Maryland in collaborazione con la Fondazione Bill & Melinda Gates. La Vaxart Inc. è una multinazionale di San Francisco che promuove la cosiddetta “salute globale” mediante lo sviluppo di vaccini somministrati per via orale, ovvero tramite compresse anziché iniezioni. Tra i sostenitori della Vaxart Inc. figurano in ordine: il Barda, “Office of Biomedical Advanced Research and DevelopmentAuthority”, e da questo ha ricevuto oltre 15 milioni di dollari per sostenere “lo sviluppo avanzato di vaccini antinfluenzali più efficaci per migliorare in definitiva la preparazione contro l’influenza stagionale e pandemica”.
Cosa c’entra il Pentagono?
Il Barda vanta numerose partnership con industrie farmaceutiche ed Oms. Su cinque multinazionali interessate alla produzione del vaccino contro l’ultimo pericolo globale, il Coronavirus, c’è sempre la Fondazione Bill & Melissa Gates. Nel 2018 l’agenzia militare Darpa (sotto il controllo diretto del Pentagono) ha iniziato a spendere milioni di dollari per le ricerche relative ai coronavirus; alcuni di quegli studi finanziati dal Pentagono sono stati condotti in noti laboratori di armi biologiche statunitensi al confine con la Cina, portando alla scoperta di dozzine di nuovi ceppi recenti di coronavirus. Inoltre, i legami del principale laboratorio di biodifesa del Pentagono con un istituto di virologia a Wuhan non sono stati finora riportati a conoscenza dell’opinione pubblica internazionale. Il 18 ottobre del 2019, poco prima che si scatenasse il Coronavirus in Cina, epicentro la città di Whuan, con il contorno di panico globale, il Johns Hopkins Center for Health Security, strettamente collegato al National Institutes of Health (l’IIstituto Nazionale della Sanità Usa), ha simulato lo scenario derivante da una pandemia da Coronavirus.
Strane profezie
Partner di questa simulazione, chiamata Event 201, la Bill & Melinda Gates Foundation e il Word Economic Forum. La simulazione prevedeva che il virus avrebbe provocato 65 milioni di vittime. Calcolo mirato, previsione azzeccata o profezia sovrannaturale? La Fondazione Bill & Melinda Gates, in collaborazione con il Wellcome Trust e il World Economic Forum ha investito più di 7 miliardi di dollari in questa specifica ricerca vaccinale. Seguiamo la pista dei soldi. Nel 2017 circa l’80% dei fondi ricevuti dall’Oms (Who) erano “earmarked”, ossia destinati a coprire specifici progetti selezionati dai donatori; piani che non sempre collimano con la pianificazione dell’organizzazione, né con le esigenze prioritarie dell’agenda mondiale della salute. La Bill & Melinda Gates Foundation si è affermata come primo finanziatore dell’Oms in termini assoluti già nel 2013, e primo donatore volontario a partire dal 2015. La sua sfera di influenza è senza pari, poiché passa anche tramite la presenza della Bmgf in quasi tutti i partneriati pubblico-privati che finanziano o interagiscono con l’Oms.
Aspirina e Coca Cola
I coniugi Gates ostentano la loro visione letale sulla salute globale, i loro approcci cruenti, i loro obiettivi transumani e le loro priorità eugenetiche che finanziano lautamente. Non è difficile argomentare che l’empowerment delle donne, l’accesso all’acqua potabile o a una migliore nutrizione producono impatti sulla salute ben più ragguardevoli di un intervento mirato ad una singola patologia ormai vinta come la polio. Agli occhi di numerose organizzazioni della società civile e gruppi di interesse di tutto il mondo, la situazione di conflitto d’interesse manifestato dalla World Health Organization appare molto chiara: lo si legge nella dichiarazione inviata all’Executive Board dell’Oms. Ma, come si evince dalla nota, la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità non ha specificato questa situazione piuttosto dubbia: infatti, nell’elenco dei contributi finanziari al budget dell’Oms, viene semplicemente affermato che la Gates Foundation ha contribuito con 629 milioni di dollari al suo budget bi-annuale (che ammonta a 4,5 miliardi di dollari), e nel registro degli attori non statali si nota semplicemente che la fondazione ha “accordi con membri selezionati delle industrie farmaceutiche e di cibo e bevande”, ad esempio la famigerata Coca Cola.
Perché proprio l’Italia?
“I bassi finanziamenti da parte degli Stati membri all’Oms minano la sua capacità di portare avanti il suo lavoro vitale per la salute pubblica globale, che è importante soprattutto per i paesi a medio e basso reddito con limitate politiche locali sanitarie. Tirare su il budget dell’Oms con fondi provenienti dai maggiori investitori in aziende alimentari, farmaceutiche e che producono alcolici (che spesso hanno i loro uffici nei paesi ricchi) compromette sempre di più l’indipendenza dell’Oms”. Il messaggio è palese: accettare che la Gates Foundation abbia relazioni ufficiali con l’Assemblea per la Salute Mondiale, e ne sia addirittura membro, vuol dire accettare il conflitto d’interessi e perdere sempre di più la propria indipendenza e credibilità. A proposito: perché l’Italia è la più colpita dopo la Cina e la Corea del Sud? Banale: perché è un paese privo di indipendenza a qualsiasi livello nonché il più debole in senso politico nell’intero Occidente, che vanta governanti – spesso analfabeti – palesemente eterodiretti e telecomandati dall’estero. I fatti sfilano sotto i nostri occhi distratti dallo spettacolo della psicosi alimentato ad arte dai mass media, a loro volta finanziati dai filantropi del terrore globale. La paura è la più potente arma per annichilire le masse umane. C’è un giudice, almeno a Berlino? L’unico vero antidoto per salvaguardare la libertà è il sapere, vale a dire la contaminazione della conoscenza che rende gli umani esseri liberi.
2 Comments
Vaccinatevi voi che a me vien da ridere | NUTesla | The Informant
14 Giugno 2020 at 18:05[…] venduto AstraZeneca, noi di Alessandria Oggi l’abbiamo pubblicato esattamente tre mesi fa: https://www.alessandriaoggi.info/sito/2020/03/13/un-vaccino-a-tempo-di-record-come-e-possibile/ […]
Vaccinatevi voi che a me vien da ridere - GrognardsGrognards
15 Giugno 2020 at 10:28[…] Ebbene, che il vaccino l’avrebbe venduto AstraZeneca, noi di Alessandria Oggi l’abbiamo pubblicato esattamente tre mesi fa: https://www.alessandriaoggi.info/sito/2020/03/13/un-vaccino-a-tempo-di-record-come-e-possibile/ . […]