Vercelli – Sono il direttore della casa di riposo, Alberto Cottini, e la direttrice sanitaria, Sara Bouvet, i nomi finiti nel registro degli indagati nell’inchiesta legata alla residenza sanitaria assistenziale vercellese.
La Procura indaga per omicidio colposo plurimo e procurata epidemia colposa. Una delle chiavi dell’inchiesta è stabilire se ci siano stati dei decessi di ospiti della struttura causati dal coronavirus.
Sono già state fatte tre autopsie che potranno però aumentare nei prossimi giorni. Nella struttura di piazza Mazzini, da inizio marzo, i decessi totali sono stati oltre 40 con diversi esposti arrivati in Procura per appurare quanto sia accaduto.
Secondo i dati diffusi dalla Regione, nelle case di riposo di competenza dell’Asl di Vercelli, dall’inizio di gennaio alla fine di marzo, ci sono stati 211 morti: 56 in più rispetto allo stesso periodo del 2019. Fra i 211 decessi 20 sono risultati positivi al coronavirus.
Nella casa di riposo di Vercelli, su 84 ospiti che sono stati sottoposti a tampone la settimana scorsa, circa la metà, 44, sono risultati positivi al coronavirus. Casi di positività anche per il personale della struttura.
L’inchiesta della Procura è affidata ai Nas e procederà per stabilire se sia stato fatto tutto il possibile per evitare il contagio all’interno della struttura, seguendo i protocolli stabiliti per tutelare la salute di ospiti e personale.
Per ora si valuta il profilo dei responsabili della struttura che risultano indagati.
Il direttore Alberto Cottini è assistito dall’avvocato Massimo Mussato che insieme al collega Aldo Casalini rappresenta anche la direttrice sanitaria Sara Bouvet.
Casa di Riposo di Vercelli, gli indagati sono i due direttori
