Lunedì 1° giugno 2020, la Giuria Aido si è riunita e ha individuato le migliori immagini tra le 46 giunte da più parti del Piemonte e non solo!Benché ogni fotografia abbia saputo generare ampio interesse tra i giurati, nonché motivo di appassionato confronto ora per l’originalità degli scatti ora per la singolarità del pensiero di fondo, la Giuria ha orientato il proprio giudizio finale, alla luce di una interpretazione quanto più coerente con l’articolo 1 del Bando (ossia su soggetti quanto più rappresentativi dei valori associativi).
Ciò premesso, sono stati dichiarati vincitori i signori:
- Alice Barbieri, buono acquisto da 250 euro da spendere in agenzia viaggi;
- Riccardo Butera, buono acquisto da 150 euro da spendere in negozio di elettronica;
- Patrizia Raia, buono acquisto di 100 da spendere in un negozio di ottica.
Tutti e tre i buoni saranno oggetto di convenzione con esercizi di Valenza.
“Ai 3 vincitori e agli altri 21 amici – commenta Alessandro Deangelis, Presidente Aido Valenza – diciamo grazie per la partecipazione e per l’attenzione che hanno inteso dedicarci prendendo parte a questa competizione, nonché un apprezzamento per il lavoro inviatoci, frutto di una creatività significativa e in ogni caso ammirevole”.
Quanto prima comunicheremo agli interessati, ai partecipanti e alla Comunità Aido tutti i dettagli relativi alla premiazione che, da regolamento, avverrà in occasione dell’evento di cui all’articolo 6 del Bando, ossia durante una serata di raccolta fondi e nella quale saranno esposte le 20 immagini più significative tra quelle pervenute.
Siccome l’organizzazione del predetto evento si terrà sulla base del perdurare dell’emergenza Covid-19, l’organo giudicante ha deciso di aggiornarsi per stabilirne la data futura e per provvedere a individuare i migliori scatti da esporre in quell’occasione quando saranno consegnati gli attestati di partecipazione a tutti i partecipanti e, in particolare, alcune menzioni speciali che la Giuria ha inteso istituire nei confronti di coloro che vedranno esposto il proprio lavoro, quale testimonianza di particolare valore associativo.