Siamo stati facili profeti nel prevedere che, andando avanti a fare entrare in Italia migranti positivi al Covid19, prima o poi i focolai sarebbero riapparsi. Ed è stato così perché in diverse Regioni l’indice di contagio ha superato quota 1 a causa di “alcuni focolai di rilevanza più o meno grave per l’importazione di infezioni dall’estero”. Lo ha spiegato Gianni Rezza, direttore per la prevenzione del ministero della Salute, riferendosi ai nuovi dati sull’epidemia di coronavirus in Italia per la settimana dal 29 giugno al 5 luglio. “Serve rafforzare le misure di distanziamento sociale”, ha aggiunto. E così sale per il terzo giorno di fila la curva epidemica in Italia. I nuovi casi sono 276, contro i 229 di ieri e i 193 di mercoledì. Metà dei casi odierni sono in Lombardia, che passa da 119 a 135 nuovi positivi. Il totale delle persone colpite da Covid-19 in Italia sale così a 242.639. È quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute. Stabile il numero dei decessi, 12 oggi come ieri (mercoledì erano 15), per un totale di 34.938. Si sono registrati decessi oggi in sole 5 regioni: Lombardia (6), Piemonte (2), Veneto (2), Toscana (1) e Lazio (1). Sono 295 i guariti nelle 24 ore (ieri 338), 194.273 in tutto. Per effetto di questi dati cala di poco il numero dei malati attuali, 31 meno di ieri, per un totale di 13.428. Prosegue il calo dei ricoveri: 27 posti in meno in regime ordinario (844 totali) e 4 in meno in terapia intensiva (65 in tutto). Le persone in isolamento domiciliare sono 12.519. Infine, tamponi in calo: 47.953 oggi contro i 52.552 di ieri.
Aumentano gli ingressi di migranti e riprendono i contagi: è pura coincidenza?
