Alessandria – Il padre di Giovanni Iannelli, il ciclista dilettante toscano deceduto in conseguenza delle gravissime ferite riportate in gara durante la volata del Circuito Molinese, ha chiesto 1,5 milioni di danni agli organizzatori della corsa per le scarse misure di sicurezza adottate lungo il percorso di gara. I fatti risalgono al 5 ottobre 2019 quando, durante la volata finale della 87a edizione della gara che si svolge nel Comune di Molino dei Torti nel tortonese, Iannelli finì contro un pilastro in muratura a sostegno di un cancello. Operato d’urgenza all’ospedale di Alessandria, Giovanni Iannelli non ce l’ha fatta e moriva 36 ore dopo. Immediata la denuncia del padre Carlo, avvocato e dirigente dell’associazione ciclistica della Toscana, che attribuisce gravi colpe agli organizzatori della corsa. Secondo l’avvocato Iannelli le transenne non erano della lunghezza prevista dal regolamento per cui il rettilineo d’arrivo era pericoloso. Tuttavia la Corte sportiva d’Appello federale confermava l’omologazione della gara e comminava una sanzione di 430 euro agli organizzatori perché le transenne erano soltanto di 52 metri sul lato destro della strada e di 54 sul lato sinistro, rispetto ai 100 metri prescritti su ogni lato dal regolamento federale per le gare regionali. L’incidente a Iannelli è avvenuto a circa 150 metri dal traguardo e le transenne regolamentari avrebbero forse consentito al corridore di prendere meglio le misure durante lo sforzo della volata evitando di uscire di strada e andare a finire contro quel pilone. Per questo il padre del ciclista deceduto ha intentato una causa civile contro la società organizzatrice (il Gs Bassa Valle Scrivia), i direttori di corsa Danilo Massocchi e Francesco Dottore, il presidente di giuria Luca Botta, il Comitato piemontese della Federciclo e il Comune di Molino dei Torti, chiedendone la condanna a un risarcimento danni pari a un 1.590.420,00 euro. La Federazione si costituirà in giudizio, mentre sarà interpellata la compagnia assicuratrice per la responsabilità civile della Fci. Prima udienza il 17 novembre ad Alessandria.
Chiesto un milione e mezzo di danni per il giovane ciclista dilettante morto dopo essere caduto in volata a Molino dei Torti
