Torino – Ormai siamo alla guerriglia urbana che da una parte vede bande di migranti e dall’altra qualche pattuglia di poliziotti in netta inferiorità numerica. L’ultima performance dei primi è di domenica notte 16 agosto verso l’una in Via Sesia angolo Via Palermo (quartiere Barriera Milano), quando una volante della polizia è stata circondata da un gruppo di senegalesi intervenuti per liberare dalle manette un connazionale di 24 anni. I fatti si sono svolti in rapida successione. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, è stato sorpreso dagli agenti in servizio mentre cercava di vendere alcune dosi di stupefacente a due ragazze a bordo di un’auto. Quando si sono avvicinati, il giovane africano – poi risultato irregolare sul territorio nazionale, arrestato già due volte per furto e rapina (aprile e luglio) ma subito rimesso in libertà dai giudici, positivo all’esame antidroga – si è rifiutato di fornire i documenti, ha dato in escandescenze prendendo a calci la vettura di servizio e ha aggredito i due poliziotti provocando loro ferite guaribili in 7 giorni. In quel momento molti suoi connazionali sono scesi in strada per dargli manforte ma i poliziotti, pur feriti, sono riusciti in qualche modo ad arrestare l’energumeno e a portarlo in questura, grazie anche all’intervento di supporto di altre pattuglie giunte sul posto nel frattempo. Ma non era ancora finita perché, una volta in auto, l’africano inferocito e fuori controllo, ha danneggiato l’abitacolo mentre insultava la Polizia e l’Italia. Ora deve rispondere di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, e vilipendio alla Repubblica Italiana.
Senegalesi circondano i poliziotti – che finiscono all’ospedale – per evitare che arrestino uno di loro per spaccio
