Pieve di Teco – È ancora fermo ai box il progetto, presentato in pompa magna a metà gennaio, del tunnel dell’Armo-Cantarana che dovrebbe collegare più rapidamente, due province, Imperia e Cuneo, due regioni, Liguria e Piemonte, e soprattutto due territori profondamente diversi tra loro.
Nei pressi del traforo, nel territorio comunale di Armo, nulla è cambiato mentre crescono le sterpaglie che piano piano avvolgono la bocca della galleria. L’opera che dovrebbe portare ad un sostanziale miglioramento dei collegamenti tra il basso Piemonte e il Ponente ligure in termini di riduzione dei tempi di percorrenza e di aumento della capacità di soddisfare maggiori flussi di traffico delle persone e delle merci non è partita nonostante i proclami arrivati all’inizio dell’anno e soprattutto l’annuncio che l’arteria dovrebbe essere completata entro il 2025 per un costo che si aggira sui 300 milioni di euro.
Il semaforo verde si attendeva ad inizio anni da parte del ministero delle Infrastrutture, ma l’emergenza sanitaria pare abbia complicato le cose e soprattutto rallentato i tempi.
L’attuale tracciato che collega Cantarana ad Acquetico si sviluppa su 13,800 kilometri particolarmente tortuosi, che attraversano undici nuclei abitati, con un dislivello di 662 metri per un tempo di percorrenza di circa 25 minuti. La soluzione individuata dai tecnici e dagli ingegneri ridurrebbe il percorso a 9,284 km, per un dislivello di 370 metri per un tempo di percorrenza di 6 minuti, senza attraversare nuclei abitati.
L’opera, nello specifico, prevede sette viadotti e otto gallerie, la più lunga, appunto, il traforo Armo- Cantarana, di circa 3 chilometri, dallo svincolo di Acquetico a quello di Armo, per 4,3 chilometri, dallo svincolo di Armo alla prima rotatoria dello svincolo di Cantarana, per circa 4,4 chilometri e da qui a una seconda rotatoria dello stesso svincolo, per una lunghezza 400 metri.
Da parte loro i governatori di Liguria e Piemonte avevano dato tutte le assicurazioni sulla partenza del progetto ma i cantieri, nonostante la volontà, non sono partiti.
Un’attesa, quella del valico Armo-Cantarana, che va avanti ormai dagli anni ’90.
È da quel periodo che si discute del traforo, su costanti sollecitazioni al Governo delle Province e dei Comuni interessati, nonché delle categorie economiche per un adeguamento strutturale della parte più tortuosa del collegamento, Anas aveva predisposto un piano. Per il traforo Armo Cantarana era stato redatto un preliminare e furono eseguite indagini geognostiche col risultato del pre-traforo. Poi tutto si è fermato.
Fermi i lavori del tunnel Armo-Cantarana che dovrebbe collegare più rapidamente le province di Imperia e Cuneo
