Novi Ligure – L’amministrazione comunale di Novi, capofila del consorzio trasporti Cit, si è detta pronta a dare circa 270.000 euro a saldo e stralcio al consorzio, che è il creditore. Così avrebbe deciso l’incolpevole giunta di centrodestra che ha ereditato un debito gigantesco dalla precedente giunta di sinistra capeggiata dal sindaco Rocchino Muliere. L’attuale primo cittadino leghista Gian Paolo Cabella (nella foto) – una buona esperienza nel settore del trasporto pubblico perché è stato presidente di Atm Alessandria fino a qualche anno fa – tenta la mediazione. Siamo al saldo e stralcio di tutto ciò che Novi non ha pagato. Si tratta, come è noto, di importi accumulati negli anni che non sarebbero neppure stati messi a bilancio per cui si ipotizza anche il reato di falso, riferito ad un debito del Comune capofila che si aggira sui 500.000 euro. Nell’assemblea straordinaria che si è tenuta ieri pomeriggio a partire dalle cinque al Museo dei Campionissimi è stato deciso di rinviare il confronto per cui di assemblea ce ne sarà certamente un’altra a breve. Per ora la montagna ha partorito un topolino e la trattativa è per aria. Ecco perché alla fine molti Comuni, in testa quello di Gavi, hanno deciso di non versare ancora le loro quote anche se mancano in cassa più di 600.000 euro. Solo quando il contenzioso con Novi sarà risolto, pagheranno. Non c’è molto tempo perché il bilancio del Cit deve essere approvato entro settembre mentre i dipendenti attendono ancora la quattordicesima.
Il Cit apre la trattativa col Comune di Novi ma il tempo stringe
