Milano (Federico Fossati) – Sono costati cari i derivati Alexandria e Santorini a Gianluca Paolucci, Alessandro Profumo e Fabrizio Viola condannati a sei anni, più l’interdizione per 5 anni dai pubblici uffici e 2 anni dagli incarichi aziendali, per averli messi a bilancio di Mps nella semestrale 2015. La sentenza di primo grado del tribunale di Milano arriva a sorpresa dopo che la procura aveva chiesto l’archiviazione e poi, nel dibattimento avviato dopo l’imputazione coatta decisa della procura generale, l’assoluzione per i due ex manager dell’istituto e per l’ex presidente del collegio sindacale, Paolo Salvadori (condannato a tre anni e sei mesi). Tutti assolti invece per i bilanci 2013 e 2014, mentre per il 2012 è scattata la prescrizione. I derivati Alexandria, ovvero i titoli al centro dello scandalo che, nel 2013, ha innescato la crisi dell’istituto oggi controllato dallo Stato, erano rimasti in pancia a Mps e dovevano essere smaltiti. La vicenda interessa anche la nostra città perché – e il nome ne è la dimostrazione, se non è pura coincidenza – i titoli Alexandria sono stati predisposti da un gruppo di lavoro che comprendeva anche il broker alessandrino Gianluca Garbi, 57 anni, un finanziere di alto profilo, appartenente alla schiera dei Ciampi Boys (quel gruppo di giovani dirigenti bancari che hanno lavorato con Carlo Azeglio Ciampi quando era Governatore della Banca d’Italia), membro del Cda dell’Alessandria Calcio ai tempi della presidenza di Gianni Bianchi. Proprio negli anni della vendita dei titoli spazzatura a Mps era lui ad occuparsi dei derivati per Dresdner Bank, la seconda banca tedesca, cioè l’istituto di credito che ha rifilato, insieme ai giapponesi di Nomura, i titoli tossici a Mps, in quanto era A.D. di Dresdner Bank Kleinwort settore industria e Presidente per lo stesso istituto di credito in Italia.
Paolucci, Profumo e Viola condannati in primo grado dal tribunale di Milano per lo scandalo dei titoli Alexandria
