Asti – Oggi torna a riunirsi il tavolo istituzionale sulla casa di riposo “Città di Asti”, la più grossa struttura ex Ipab del Piemonte. Da oltre quattro anni è retta da un commissario, Giuseppe Carlo Camisola, ex sindaco di Valfenera, e in passato a capo della locale casa di riposo. L’incarico affidato dalla Regione avrebbe avuto come scopo principale la trasformazione da Ipab ad azienda di servizio alla persona, con interventi strutturali per la messa a norma della struttura. Oggi si farà il punto con l’Asl. Oltre al commissario e ai rappresentanti delle categorie sindacali, sarà presente per il comune di Asti l’assessore ai servizi sociali Mariangela Cotto. Lo scontro riguarda la possibile privatizzazione della struttura alle prese con problemi di bilancio e di prospettive. A ciò si è aggiunta la crisi sanitaria. Attualmente i posti letto occupati sono 260, ma servirebbe arrivare almeno a quota 320. Sul tavolo al momento c’è una sola offerta al vaglio della commissione, è della cooperativa Anteo di Biella. Non si esclude che a breve arrivino altre proposte. Si tratta di un futuro gestito da privati che non piace ai sindacati. Tutte le sigle hanno proclamato uno sciopero per il 6 Novembre. Resta comunque da chiarire l’ammontare del passivo della struttura, fonti vicine alla casa parlano di un disavanzo di circa due milioni di euro, anche se per alcuni le cifre sarebbero più consistenti.