Per quel che riguarda i gestori privati delle RSA della provincia di Alessandria vogliamo segnalare i seguenti punti critici, relativamente alla 2^ ondata della pandemia Covid19:
- l’assoluta difficoltà di ottenere i promessi screening agli ospiti ed agli operatori delle strutture, promessi dalla Giunta Regionale e confermati dalle stesse direttive date alle SS.LL.
- Una concreta impossibilità di trasmettere i dati richiesti dalla stessa Regione Piemonte alla piattaforma del DIR.MEI., cosa che spesso obbliga a faticose reiterazioni della registrazione dei dati stessi;
- a tutt’oggi l’incerta tempistica di distribuzione dei vaccini anti influenzali con tutti i rischi del caso;
- l’assoluta mancanza di qualunque forma di ristoro dei costi sopportati da parte delle RSA durante la 1^ fase della pandemia di Covid19, non certo mitigata dalla farraginosa ed incomprensibile scelta di ristorare i costi Covid solo per gli ospiti in convenzione ed in relazione al numero di quelli colpiti dalla malattia, quasi a penalizzare le realtà che, con enorme impegno di Personale e mezzi, sono riusciti a contenere o annullare il contagio;
- la mancata redistribuzione degli accantonamenti non spesi del fondo unico delle convenzioni in RSA, con la conseguente riduzione di fatto del supporto alle famiglie degli anziani bisognosi di ricovero;
- la mancata revisione del tariffario prezzi, nonostante l’aumento esponenziale dei costi, totalmente scaricati sui Gestori e, eventualmente, sulle famiglie degli ospiti.
Per quanto riguarda alcune proposte operative di semplice realizzazione da parte del sistema pubblico, proponiamo:
- dato che attualmente la maggioranza delle strutture provvede in proprio all’effettuazione dei tamponi antigenici, riconosciuti dal Ministero della Salute, agli ospiti, al personale e spesso ai viciniori del personale stesso, che il costo degli stessi venga riconosciuto e che, soprattutto, i risultati dei test stessi, effettuati da personale Infermieristico e validati dai direttori sanitari delle strutture, siano inseriti nella piattaforma relativa, con il medesimo valore dei test molecolari, fra l’altro effettuati, per la stragrande maggioranza, da laboratori privati;
- che venga revocata in maniera definitiva la deliberazione della Giunta Regionale che prevedeva l’inserimento dei pazienti Covid nelle strutture, con la conseguente garanzia dell’immediato trasferimento degli eventuali futuri Covid dalle strutture negli ospedali e nei centri dedicati alla cura della patologia, essendo le RSA assolutamente inadeguate a tale funzione.