Alessandria – Lunedì i Carabinieri hanno arrestato Veshaj Ersi, rumeno di 27 anni, ritenuto il capo di una banda di spacciatori di cocaina con contatti in Lombardia, Liguria e cintura di Torino. Secondo le indagini era il dominus di un sistema che contava undici sodali. “Lo sapevano tutti – commenta Fausto Fogliati, consigliere comunale e avvocato di Canelli – ma qui si nasconde tutto sotto al tappeto. Basta leggere il giornale per scoprire che a Canelli, in 10 mesi, sono state smantellate due bande di spacciatori. La politica non si pone domande e non pensa a sensibilizzare i giovani o a chiedersi perché in una città ricca e operosa come la nostra il malaffare tende ad infiltrarsi”. Ha mosso mezzo milione di euro e sei chili di cocaina in meno d’un anno. Una fonte di spaccio che coinvolgeva i maggiori punti del territorio, Genova e Torino, e un giro d’affari che muoveva milioni di euro. Il gruppo comprava la coca all’ingrosso nel bergamasco, la faceva arrivare a Canelli e da lì partivano due canali di vendita: verso la cintura di Torino e la periferia di Genova e da lì ai piccoli e medi pusher. Si vendeva ad ottanta euro al grammo e si arrivava a consegnarla direttamente a casa per non creare troppi sospetti. Ad insospettire gli inquirenti un appartamento in via Aliberti, dove il gruppo si riuniva. I Carabinieri li hanno pizzicati usando metodi investigativi sofisticati: Gps, intercettazioni telefoniche e ambientali. L’attività degli uomini della Benemerita nella lotta alla droga pesante proseguiva con un’altra indagine parallela che ha consentito di scoprire un traffico di bamba che dall’Ovest Ticino finiva a Novara, Biella, Vercelli, Alessandria. Ciò ha portato nella giornata di ieri all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare firmata da Gip di Novara Andrea Guerreiro, su richiesta del pm Mario Adrigo, nei confronti di quindici persone residenti in tre province: tredici sono in carcere e due agli arresti domiciliari. In base alle prime informazioni raccolte, negli ultimi mesi il gruppo di spacciatori era riuscito pian piano a guadagnare una fetta di mercato della droga prima gestito da pusher per lo più di origine albanese, già fermati nel corso dell’operazione Contadino nel Luglio 2019. Fuori gioco loro, sono riusciti ad inserirsi nel traffico gli uomini di Franco Trebisacce, 47 anni, di Trecate, che ha ricevuto ieri una nuova ordinanza in carcere. Era stato trovato in possesso di oltre due chili di cocaina, in parte recuperati nel cortile, in parte trovati vicino casa sepolti nei boschi. Gli uomini della Benemerita sono riusciti ad individuare numerosi altri pusher che venivano a caricare a Trecate per poi vendere ad un gran numero di consumatori.
Maxi operazione antidroga dei Carabinieri in mezzo Piemonte
