Roma – Dopo le polemiche tra maggioranza e opposizione sull’opportunità di emanare un Dpcm restrittivo come quello che va in vigore domani (i Dpcm sono tutti anticostituzionali, ma fa listess) il senatore tortonese Massimo Berutti segretario nazionale di “Cambiamo con Toti” ha detto: “Di fronte all’ennesima richiesta di rigore e sacrificio fatta dal Governo, gli italiani si stanno dimostrando ancora una volta responsabili e pronti ad un nuovo sforzo comune per la nostra comunità nazionale. La stessa responsabilità deve essere esercitata dall’Esecutivo”. Mentre si ha la netta impressione che il governo, incapace di gestire l’emergenza, scarichi tutto sulle spalle dei cittadini, Berutti chiede trasparenza e chiarezza senza perseguire interessi di parte e strategie di bandiera. “Non si può continuare a lasciare l’Italia in sospeso – ha detto il senatore tortonese – senza sapere cosa sarà di domani e cosa succederà tra tre o sei mesi. Serve subito un sostegno vero a tutte le categorie impattate da questo nuovo stop”. Gli effetti devastanti di questo nuovo lockdown, soprattutto qui da noi in Piemonte che è zona rossa, si faranno sentire presto e il loro superamento desta non poche preoccupazioni in quanto la situazione generale sembra essere sfuggita di mano. “Gli italiani – ha concluso Berutti – non possono dover rincorrere notizie, dirette e aggiornamenti. La proroga di quarantotto ore per prepararsi alle misure del nuovo Dpcm avvenuta ancora una volta nottetempo è il segnale di un Esecutivo che continua ad improvvisare. Gli italiani rispetteranno le decisioni, ma ci vuole un cambio totale di metodo. Si devono costruire risposte non scontate e scenari di prospettiva. Ora Governo e maggioranza ascoltino e coinvolgano di più opposizioni e Governatori. Si avvii un lavoro serio per tutelare in modo concreto le persone più fragili, a partire dagli over 75, e per dire ai cittadini quali saranno le prospettive e le misure dei prossimi mesi sul fronte sanitario ed economico. È tempo di agire subito. Non si può continuamente rincorrere, bisogna saper governare”.