Alessandria – Sarà per la permanente quarantena causa Covid – che ha generato una pesante crisi economica che ha fatto salire i nervi a fior di pelle – ma anche nelle famiglie della nostra provincia aumenta il nervosismo. Nei giorni scorsi, personale della Sezione Volanti della Questura di Alessandria traeva in arresto un rumeno in quanto responsabile di maltrattamenti in famiglia e lesioni ai danni della moglie. Gli agenti sono intervenuti perché chiamati da un vicino che segnalava una violenta lite familiare tra coniugi avvenuta all’interno della loro abitazione ubicata in Frazione San Giuliano Nuovo. Giunti immediatamente sul posto, vedevano una donna in cortile palesemente scossa e in evidente stato di agitazione mentre il marito invece rimaneva chiuso in bagno e minacciava di togliersi la vita. A questo punto gli Agenti facevano irruzione in casa riuscendo ad instaurare un dialogo con il soggetto, convincendolo poco dopo ad aprire la porta. Lo stesso raccontava che il motivo del litigio dipendeva dall’aver scoperto il tradimento della moglie con un altro uomo. In realtà, da successiva ricostruzione dei fatti emergeva come le liti tra i due andavano avanti già da diverso tempo e che, a causa presumibilmente dell’abitualità del marito nell’assumere sostanze alcoliche, il più delle volte le stesse sfociavano in condotte violente nei confronti della moglie, perpetrate anche in presenza della figlia, e per le quali, tuttavia, la stessa non aveva mai provveduto a richiedere l’intervento delle Forze di Polizia.
Tale ultimo episodio, però, aveva indotto la donna a temere seriamente per la propria incolumità ed a ricercare aiuto, descrivendo l’accaduto e tutte le pregresse aggressioni subite dal marito. Per i fatti di cui sopra, M. R. S., rumeno, era tratto in arresto per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni in danno del coniuge ai sensi degli artt. 572 e 582 c.p.
I carabinieri sono dovuti intervenire in un appartamento di Rivalta Bormida dove hanno potuto accertare che donna di 28 anni da tempo maltrattava la madre e in qualche occasione l’ha percossa. La vittima, dopo mesi di vessazioni, s’è decisa a chiamare i carabinieri che hanno deferito in stato di libertà per maltrattamenti in famiglia la figlia convivente della denunciante. Invece a Ticineto, nel casalese, i carabinieri, in seguito ad una previsa denuncia sporta dalla parte lesa, hanno deferito in stato di libertà una donna di 57 anni che, avendo in affido l’anziana madre convivente, non permetteva al fratello di visitarla a causa di pregressi livori.
A Novi invece i carabinieri hanno deferito in stato di libertà un uomo di 44 anni con pregiudizi di polizia, resosi responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia. Il deferimento è scattato a seguito degli accertamenti scaturiti dalla denuncia-querela presentata dalla ex-coniuge, la quale riferiva che, durante gli otto anni di convivenza, l’uomo l’aveva sottoposta a molteplici aggressioni fisiche e vessazioni psicologiche. Nella circostanza è stato attivato il Codice rosso in tutela della vittima.
Aumentano le violenze in famiglia, Polizia e Carabinieri intervengono in quattro casi
