Genova – A proposito dell’ingresso in Am Invest Co (Arcelor Mittal, Marcegaglia e Intesa Sp) di Invitalia (lo Stato Italiano) la Commissione Europea “ritiene che la concentrazione notificata possa rientrare nell’ambito di applicazione del regolamento sulle concentrazioni. Tuttavia si riserva la decisione definitiva al riguardo” (Gazzetta Ufficiale EU M.10096). Sulla Gazzetta ufficiale europea si legge anche come la Commissione Ue abbia invitato “i terzi interessati (aziende siderurgiche concorrenti all’ex Ilva, ma anche clienti o fornitori che ritengano che l’ingresso al 50% di Invitalia in Ami abbia un impatto negativo; n.d.r.) a presentare (entro fine mese; n.d.r.) eventuali osservazioni sulla concentrazione proposta”.
L’ingresso di Invitalia in Am Invest Co a fianco di Arcelor Mittal segue una procedura semplificata pere consentire alla pratica di essere licenziata entro il 10 febbraio.
Ieri a Taranto Arcelor Mittal ha confermato ai sindacati che la produzione del 2021 sarà di 5 milioni di tonnellate, dopo la ripartenza dell’acciaieria 1 è previsto anche l’avvio dell’altoforno 2. Fim, Fiom, Uilm e Usb si sono dichiarati “disponibili a un confronto sull’utilizzo dell’ammortizzatore sociale, che non può continuare a essere la cassa integrazione con causale Covid-19”.
L’Europa dice di sì all’entrata come socio dello Stato Italiano nell’ex Ilva
