Alessandria – Un rinvio che era stato chiesto a gran voce dai Comuni interessati, nel corso degli incontri informativi del Tavolo per la trasparenza e partecipazione nucleare, e che adesso è diventato realtà. Ci sarà più tempo per presentare le osservazioni tecniche sul possibile insediamento di centri di stoccaggio di depositi radioattivi.
Un risultato che, ovviamente, soddisfa i sindaci della provincia di Alessandria, dove sono sei i possibili siti individuati da Sogin nella Cnapi, la Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee: Oviglio, Castelletto Monferrato-Alessandria-Quargnento, Fubine-Quargnento, Bosco Marengo-Frugarolo, Castelletto Bormida-Sezzadio e Bosco Marengo-Novi.
Altri due sono in provincia di Torino, Caluso-Mazzè-Rondissone e Carmagnola.
“Sono state ascoltate le richieste di Enti locali e Regioni. Lo avevano chiesto a gran voce i Comuni nel corso degli incontri informativi del Tavolo per la trasparenza e partecipazione nucleare” ha dichiarato Alberto Marnati, assessore regionale all’Ambiente.
Le commissioni hanno approvato l’emendamento, a firma del capogruppo di LeU Federico Fornaro, che darà ai Comuni 180 giorni, anziché 60, per produrre le loro osservazioni. Di conseguenza il seminario nazionale per la stesura della nuova Carta dei siti idonei, si svolgerà dopo 240 giorni, e non 120.
Le relazioni dei comuni alessandrini sono a buon punto ma per una relazione completa serve un’analisi socio economica dei territori, per cui è indispensabile un confronto con popolazione e associazioni.
Ad esempio Bosco Marengo e Frugarolo sono ritenuti idonei ma si tratta di zone alluvionali e a rischio sismico, come anche Sezzadio. In attesa del verdetto del Governo non c’è sosta per sindaci e tecnici incaricati, che, senza proroga, dovrebbero presentare le controdeduzioni a Sogin entro il 9 marzo.
Deposito scorie nucleari: più tempo ai Comuni per le osservazioni alla Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee
