Torino – In vista delle vacanze di Pasqua e Pasquetta il Piemonte è pronto ad un’ulteriore stretta che si aggiunge a quella già prevista dal Governo. Il Presidente Alberto Cirio stamane discuterà con gli enti locali di due ulteriori norme. In particolare, la volontà è di vietare ai non piemontesi di recarsi nelle seconde case, bloccando quindi gli accessi da fuori regione per evitare l’invasione soprattutto sui laghi e nei Comuni montani. Una misura già attuata dal collega Giovanni Toti per la Liguria. Toti ha, infatti, chiuso i confini temendo l’assalto dei vacanzieri di Pasqua. I piemontesi, così, oltre alla Liguria non potranno andare nelle seconde case nemmeno in Toscana, Valle d’Aosta, Sardegna e Trentino. Inoltre nelle seconde case potrà andare solo chi è in grado di mostrare un contratto di affitto o di acquisto antecedente al 14 gennaio scorso. La seconda casa non deve poi essere abitata da altri e può essere raggiunta solo dai componenti del nucleo familiare convivente che la possiede. Le autocertificazioni saranno controllate e chi dichiara il falso rischierà un reato penale.
Anche i supermercati saranno chiusi dalle 13 del giorno di Pasqua e per tutto il giorno di Pasquetta, come già avvenuto l’anno scorso.
Il provvedimento è stato discusso nei giorni scorsi con le associazioni di categoria e non ha trovato particolare opposizione. Nova Coop ha già annunciato che tutti i 61 punti vendita in regione resteranno chiusi entrambi i giorni, quindi anche la mattina di Pasqua quando invece avrebbero potuto aprire. In generale le norme prevista per Pasqua non saranno molto diverse da quelle dello scorso Natale: si possono andare a trovare parenti e amici all’interno della propria regione, ma una sola volta al giorno, massimo in due persone più eventuali minori di 14 anni. Indifferentemente dalla fascia regionale di rischio in cui si risiede le coppie che vivono in città diverse possono ricongiungersi dove hanno la residenza il domicilio o l’abitazione. Stessa cosa vale per incontrarsi con i figli minori. Oltre che per vedere figli, amici e parenti, si può uscire dal comune in bicicletta o di corsa per fare attività sportiva, ma non si può varcare il confine con l’auto. Autorizzato lo sconfinamento anche per acquistare beni non in vendita nel proprio Comune, oltre che ovviamente per motivi di lavoro, salute e urgenza certificata. E poi è possibile recarsi in un’altra regione, a prescindere dal colore, per raggiungere porti e aeroporti. Qualunque sia il motivo per cui si è usciti occorre rincasare entro le 22 e bar e ristoranti restano aperti solo per asporto e consegna a domicilio. Nei giorni festivi è stato già annunciato un generale rafforzamento dei controlli per garantire il rispetto delle misure di sicurezza. Ieri, complici le temperature miti e le scuole chiuse, molti parchi e aree verdi si sono riempiti di famiglie che hanno improvvisato pic-nic e in alcuni casi sono dovute intervenire le forze dell’ordine per far rispettare il divieto, ancora in vigore, di usare le aree gioco pubbliche e le piste skateboard. Stretta anche sulle ferie dei medici al fine di garantire le turnazioni del personale medico in relazione alla complessità e alle necessità delle condizioni dei pazienti in carico.