Casale Monferrato – È la quarta rinuncia in quattro anni. Al Dea del Santo Spirito di Casale, dopo Roberto Recupero, che arrivava dall’ospedale di Chieri, Arianna Maffiotti, da Torino, che aveva rinunciato senza prendere servizio soprattutto per motivi familiari e Massimiliano Pinelli, da Savigliano, nel Cuneese, ora se ne è andato anche il quarto primario, Gianfrancesco Alberto, che aveva preso servizio a Casale nell’ottobre del 2019. Già prima che scoppiasse l’emergenza Covid aveva manifestato l’intenzione di lasciare e si era pensato a un carico lavorativo troppo pesante, per due Dea (Casale e Novi) e i Pronto soccorso dell’Asl nelle altre città centrozona. Si erano allora ridimensionate le sue funzioni affidandogli sono la responsabilità dei Dea di Casale di Novi. Ma ora è arrivata la rinuncia.
Secondo dati forniti dalla stessa Asl, gli accessi annui al Pronto soccorso si aggirano sulle 30.000 unità a Casale e sulle 28.000 a Novi, numeri lievitati con la pandemia. Intanto, come possibile direttore della Psichiatria del Santo Spirito di Casale, si parla di Paolo Casamento. Il reparto di psichiatria era chiuso da un anno, per mancanza di medici. Per riqualificarlo erano stati spesi circa 300.000 euro e i posti letto erano una dozzina.
“Da tempo chiediamo la riattivazione della Psichiatria, perché quando si presentano casi problematici bisogna inviare i pazienti ad Alessandria” ha sottolineato Alberto Accordi, sindacalista Fials. È capitato che le forze dell’ordine si siano rivolte al Dea per persone che davano in escandescenze, ma il ricovero non era stato possibile ed era stato necessario il trasferimento ad Alessandria.