Asti – Per salvare la Casa di Riposo “Città di Asti” si pensa a una gestione di Asl tramite la cooperativa sociale Amos Scrl di Fossano, in virtù d’un con un progetto di assorbimento. Questa la possibile soluzione alla crisi della struttura secondo i consiglieri comunali Michele Anselmo e Mauro Bosia (Uniti Si Può), dopo nove anni di agonia e un bando di gara per la gestione andato deserto. Secondo il progetto Amos dovrà assorbire i dipendenti mentre la Cassa di Risparmio di Asti dovrà garantire una quota di investimenti e un piano di rientro relativo al deficit. In base al Piano Nazionale di Rilancio e Resilienza ci sono 4 miliardi per le Case della salute, 2 miliardi per gli Ospedali comunitari, 1 miliardo per l’assistenza domiciliare distribuiti in sei anni, che potrebbero permettere importanti investimenti sulla sanità territoriale.