Torino – La progressiva diffusione della variante Delta, anche in Piemonte, ha riportato all’ordine del giorno il tema del tracciamento, strategico per seguire l’andamento dell’epidemia. E possibilmente, contenerlo.
Non a caso, è il tema-cardine che oggi sarà trattato nel corso della riunione settimanale del Dirmei, il braccio operativo della Regione per affrontare l’emergenza Covid. Al centro dell’attenzione i controlli aeroportuali, a Torino lo scalo di Caselle, volti a monitorare le partenze e soprattutto i rientri per evitare che chi torna contribuisca, suo malgrado, alla diffusione dei contagi. Massima allerta, dunque, anche se ad oggi la situazione degli ospedali è ampiamente sotto controllo: al netto dei controlli eseguiti dalle Asl sui tamponi dei viaggiatori in arrivo entro 24-48 ore dal rientro, servirebbe un filtro direttamente negli scali ma ci vorrebbe personale apposito di cui gli uffici di sanità aeroportuale non dispongono. Non in misura sufficiente, almeno.
Un’altra partita aperta oltre a quella delle categorie che per ora sono rimaste fuori dal radar della campagna vaccinale: una buona parte di over 60, circa 200.000, ed un’altra di personale scolastico docente e non docente, circa 20.000 persone. Contromisure a fronte di un’epidemia che per ora sembra interessare il Piemonte meno di altre. Ieri l’Unità di crisi regionale ha comunicato 77 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19, di cui 1 dopo test antigenico, pari allo 0,7% di 10.593 tamponi eseguiti, di cui 6.973 antigenici: dei 77 nuovi casi, gli asintomatici sono 43.
I ricoverati in terapia intensiva sono 3, invariati rispetto a sabato, mentre i ricoverati non in terapia intensiva sono 46 (+1). Le persone in isolamento domiciliare sono 959. Soprattutto non è stato comunicato nessun decesso di persona positiva. Quanto alle forniture di vaccini, oggi arriveranno a destinazione i furgoni del corriere di Poste Italiane, SDA, dotati di celle frigorifere, per la consegna a Cambiano, Rivoli e Ivrea rispettivamente di 2.500, 4.700 e 4.100 dosi di Moderna: prevista anche a consegna all’ospedale San Giovanni Bosco di 12.200 dosi. In totale Sda, in collaborazione con l’Esercito Italiano, sta consegnando in Italia 596.200 dosi di Moderna.
Sempre sul fronte della campagna vaccinale, da oggi partono le adesioni per la vaccinazione dei giovani tra i 12 e i 15 anni non fragili: si può aderire sul portale www.ilpiemontetivaccina.it, oppure rivolgendosi al pediatra di libera scelta o al medico di medicina generale. Raccolte le prime adesioni, partiranno le vaccinazioni. L’obiettivo della Regione, disponibilità di vaccini permettendo, resta quello di immunizzarli tutti o il maggior numero prima della ripresa della scuola.
Sono invece già iniziate lunedì scorso le adesioni per i fragili di questa fascia d’età che in Piemonte sono circa 1.500, su una platea complessiva di 154.500: al momento tra i fragili hanno aderito in 300 e 123 sono stati già vaccinati. Ieri sono state vaccinate 33.145 le persone: 29.207 i richiami. Tra i vaccinati, in particolare, sono 4.689 le persone tra i 16 e i 29 anni, 4.788 i trentenni, 10.198 i quarantenni, 7.129 i cinquantenni, 2.589 i sessantenni, 1.315 i settantenni, 410 gli estremamente vulnerabili e 102 gli over 80.
Covid, controlli negli aeroporti piemontesi: monitorati partenze e soprattutto rientri
