Primo Tempo 2-2, finale 4-3
- Pisseri 7 – Nel primo tempo para un rigore tirato da Insigne, fatto ripetere è spiazzato. Almeno altre due parate decisive, trema su una traversa colta da fuori. Forse non impeccabile sul quarto gol subito, ma sono inezie.
- Chiarello 5,5 – Gioca in appoggio alle punte. Stavolta non fa gol ma si impegna in un oscuro lavoro di prima copertura benchè non sempre i due mediani lo supportano nel pressing. Dal 30’ la squadra si sfilaccia un po’ e rimane lunga. Ha delle pause, troppe e troppo lunghe. Suo l’assist per il primo gol di Corazza.
- Marconi (’84) sv.
- Ba 6 – Mediano sinistro. Ammonito già nel primo tempo comincia con due appoggi sbagliati, si riprende e finisce in crescendo la prima frazione di gioco nonostante una botta che lo debilita. Cattura anche due palloni vaganti di testa a metà campo: per un giocatore con quella corporatura è oro puro. Nel secondo tempo fa meglio, quasi bene.
- Giorno (’86) sv.
- Parodi 5,5 – Difensore centrale sinistro. Gioca a uomo su Elia e lo insegue anche quando l’avversario taglia verso il centro. Non è in giornata, sbaglia appoggi elementari e l’avversario diretto appare a tratti incontenibile. L’autogol in rientro è un classico, però farsi far gol in contropiede, in trasferta contro una favorita, in vantaggio di un gol con palla a te è davvero colpevole. Sono questi gli errori da non fare mai mentre un autogol casuale ci può anche stare. E non contento ci si prende pure il terzo gol, sempre in contropiede. Come al solito per lui finale in crescendo. Sono in difficoltà a dare una valutazione negativa a questo giocatore perché è stato l’uomo della rinascita l’anno scorso e il migliore in precampionato.
- Arrighini 5,5 – Punta d ‘appoggio. Due cose buone ma gira spesso al largo. Stavolta si scambiano le valutazioni lui e Corazza, da buoni fratelli.
- Palombi (60’) sv – per lui esordio in Grigio in un momento della partita di grande confusione. E può fare tutto tranne che l’uomo d’ordine.
- Benedetti 5 – Difensore centrale destro. In difficoltà sin dall’inizio, imbucato e lasciato sul posto spesso dal diretto avversario.
- Mora (’60) sv.
- Beghetto 5 – Quarto a sinistra del centrocampo. La catena di sinistra stasera non brilla. È ingenuo sul rigore procurato e sbaglia spesso modi e tempi d’uscita. Ma con Parodi che marca a uomo lasciando spesso “il buco” fare il quarto mancino del centrocampo è difficile, tanto che i soloni sostengono che nel 3-4-3 è proprio quello il ruolo più tipico e impegnativo.
- Mustacchio 5,5 – Esterno destro di metà campo. Gran lavoro e buone iniziative. Quando si ricorda chiude sugli esterni beneventani, ma la corsia di destra non fa disastri come quella sinistra.
- Pierozzi (60’) sv.
- Corazza (nella foto) 8 – Punta centrale. Il gol in apertura di buona fattura grazie a una sua geniale intuizione. Il secondo invece chiude un angolo con appoggio in rete sul secondo palo (?). Poi sigla il terzo gol su rigore tirato con la freddezza del crotalo. E gioca pure tanto e benino con e senza palla. Ma era lui o suo fratello? In una intera annata, quella passata, non ha dato quello che ha dato in 100’ a Benevento.
- Casarini 5 – Mediano destro e capitano. Non è un uomo guida: se la squadra gioca lui gioca, se la squadra fatica lui fatica, come la carta carbone. Non cambia mai rapporto, come la Graziella, bici che mettevi nel baule della macchina ai miei tempi.
- Di Gennaro 6 – Difensore centrale. Mi è parso il più centrato dei tre centrali. Ma con 4 gol sul groppone chiamarsi fuori non è facile.