Alagna Val Sesia – Venerdì sera al Caffè delle Guide di Alagna è arrivata una telefonata di due escursionisti sulla quarantina originari del Veneto che erano saliti alla Capanna Margherita. Forse ingannati dal nome del locale, pensavano di ricevere istruzioni o aiuto da qualche guida, quando hanno spiegato di essere rimasti bloccati a Cimalegna nei pressi dello strapiombo del Pen d’Olen. La richiesta di soccorso, nonostante fosse arrivata a un bar, è stata accolta e subito girata all’autorità competente mentre ai due il barista ha detto di rimanere fermi. Scattava l’allarme e si attivava subito il soccorso alpino della Guardia di finanza per rintracciare i due escursionisti sorpresi dalla nebbia. Verso le 19:30 sono partiti in 13 tra uomini del Soccorso alpino, finanzieri e operai degli impianti di risalita. Rimettersi in contatto con i due uomini, non era possibile visto che sull’apparecchio chiamato non c’era il tasto richiama. I finanzieri, con l’aiuto di Telecom, hanno dovuto seguire un’altra strada per arrivare ai due escursionisti, mentre in quota due gruppi di soccorritori si sono divisi, uno salendo e l’altro scendendo dal Passo dei Salati. A causa della nebbia e del buio sono stati utilizzati i termo binocoli e il vecchio sistema di chiamata a voce. Le grida sono state sentite dagli escursionisti che hanno risposto, ma a causa del buio e dell’eco non sono stati localizzati subito con precisione. Finalmente, grazie al lavoro sui telefoni, è stato stabilito un contatto coi due dispersi, individuati, recuperati e portati ad Alagna in Jeep verso le 22,30.
Dispersi chiedono aiuto ma sbagliano numero e telefonano al bar
