Alessandria – Quest’anno è stata la lettera “B” a contrassegnare il Capodanno Alessandrino, edizione numero 17, nato da un’idea di Monica Moccagatta e Marco Beria nel 2004.
La lettera “B” portata come spilla sul petto con orgoglio, attaccate alla borsa o al marsupio, utilizzate come molletta per i capelli, acquistate con un’offerta e con tutti i soldi raccolti che sono andati all’Ail, Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma.
E poi il grigio, il colore dell’Alessandria Calcio i cui dirigenti, patron Di Masi in testa, ed alcuni giocatori erano presenti ieri al brindisi di mezzogiorno che si è tenuto alla vineria Mezzolitro, in via Milano, dove tutto è iniziato, dove nelle scorse edizioni, a parte ovviamente queste ultime due in epoca di pandemia, c’era sempre così tanta gente da non potersi avvicinare.
B come Serie B, ovviamente, quella conquista dall’Alessandria Calcio dopo ben 46 anni, ma B anche, come detto dai presenti al brindisi, come Bormida, Baleta, Bordino, Borsalino. E come Bemolle, riferimento al cantate Franco Rangone che ieri ha cantato una delle canzoni che più sono legate all’Alessandria Calcio: “Alè Grigi”.
Poca folla, ieri, per scelta ovviamente come ribadito dalla stessa Monica Moccagatta che ha sottolineato il fatto di come sia stata fatta, sull’evento, poca pubblicità.
Il brindisi è stato fatto con sobrietà, mantenendo le distanze e senza che nessuno entrasse nel locale.
Poi, dopo mezzogiorno, al via i selfie con il presidente Di Masi che ha bevuto il primo calice di spumante appena stappato. Per lui, in regalo, l’illustrazione dello Stadio “Moccagatta” creata da Denise Bistolfi con il suo stile unico, colorato e allegro, e con una B nel cielo. Di Masi si è poi seduto al tavolo della Fondazione Solidal con infermieri e ricercatori e dove sedeva anche Mariella Bertolotti, fra i membri del Comitato e che ha sottolineato come fra i loro obiettivi ci sia quello di dar vita a sinergie tra le realtà territoriali con lo scopo di promuovere una ricerca a chilometri zero. (Foto Ansa).