Ovada – Per chi è convinto che le alluvioni accadono perché l’acqua non va in salita, sarebbe meglio mettere sotto inchiesta i direttori degli uffici tecnici con relativi assessori per aver devastato la rete idrica municipale in vari Comuni dell’alessandrino. Niente bombe d’acqua o trombe d’aria, ma un mucchio di stecche intascate da chi dovrebbe fare gli interessi dei cittadini per cui dove ci va un rubo del 24 ce ne mette uno del 16 e la differenza di costo se la intasca in soldoni. Ora a Ovada, dopo l’acquazzone di lunedì, si deve razionare l’acqua. Naturalmente dalle varie stanze dei bottoni, non potendo dire la verità, dicono che l’acquedotto è gravemente danneggiato (per un temporale?) e si sta riparando il sistema di filtraggio, “ma bisognerà aspettare inizio settimana perché si possa tornare a usarla senza rischi”. Ma, lo ripetiamo, siccome l’acqua non va in salita, se non può defluire nelle tubazioni piazzate dal Comune perché sono stati fatti male i conti e sono troppo piccole, esplode ed invade cantine e sottopassi stradali. E i cittadini si danno da fare per spalare il fango, liberare locali dai detriti, lavare cantine, capannoni, cortili ricoperti di melma. Ma i cambiamenti climatici non c’entrano un tubo se non a coprire le ruberie dei nostri amministratori.