Alessandria – Sarà al centro del consiglio comunale di questa sera la relazione della Corte dei Conti che ha messo sotto osservazione il bilancio di Palazzo Rosso e che fa un’analisi di quei capitoli di spesa che hanno portato al dissesto e poi al Piano di Riequilibrio che, come detto dai giudici contabili “non deve essere un mero pagamento di rate pluriennali per ripianare un debito” ma deve prevedere una serie di cambiamenti nella gestione e soprattutto nel recupero delle imposte non pagate, argomento questo più volte citato nella relazione di 56 pagine.
La relazione, come anche affermato dal capogruppo Cinque Stelle in consiglio comunale Michelangelo Serra, è “una sonora bocciatura sul tema delle entrate. Il punto riscossione è in peggioramento anche post Covid e ha inciso nel 2020, ma nel primo semestre del 2021 non cambia”. Tutto ciò tenuto conto, secondo Serra, “dei trasferimenti che ammontano a 7,8 milioni: tra rimborsi covid per i mancati incassi e i fondi per l’emergenza meteo andati alle scuole. Una somma non indifferente per un bilancio come quello di Alessandria”.
Per Serra rimane preoccupante il capitolo entrate e, in particolare, il capitolo sanzioni “che sono triplicate, ma si tratta di accertamenti non riscossioni. L’incassato è sotto il 50%”.
Insomma gli alessandrini non sarebbero ottimi pagatori.
Giorgio Abonante, consigliere Pd, parla di “pesanti richiami al controllo sulle società partecipate e alla necessità di dare capienza agli accantonamenti riferiti alle perdite delle società controllate”.
Per il primo cittadino Gianfranco Cuttica di Revigliasco sono “criticità che conosciamo. Si fa fatica a incassare le imposte? C’è stato il Covid e la situazione economica delle famiglie è quella che è”.
Per il sindaco si deve rivedere il bilancio sulla spesa corrente e cambiare la dinamica economica della città. “Stiamo lavorando per questo” ha sottolineato.
Corte dei Conti: nel mirino il Piano di Riequilibrio di Palazzo Rosso
