Moncalieri – Alla fine è stata archiviata l’inchiesta su quello che successe, lo scorso 15 novembre all’ospedale Santa Croce di Moncalieri, ad un operaio indiano di 57 anni, Balwinder K., dipendente della Torn di Villastellone, la cui mano sinistra era rimasta stritolata in un tornio per affinare bulloni e la macchina gli aveva amputato il dito anulare e fratturato le altre. Dopo una prima, rapida, medicazione, l’uomo era stato mandato all’ospedale dove però la falange amputata è stata perduta.
Lui era stato dimesso con l’arto bendato con una doccia gessata. Credeva che gli avessero riattacato chirurgicamente il suo anulare e di poter riprendere la funzionalità della mano. Ma venti giorni dopo, durante una visita di controllo in un altro ospedale, tolte le bende, si era accorto di essere rimasto per sempre senza dito. E sul dito perso si sviluppò un vero e proprio giallo. Nessuno, infatti, aveva saputo dire che fine avesse fatto.
L’infermiera del Dea l’aveva “ricevuto” avvolto in una garza e l’aveva immerso nel ghiaccio. Al pm Giorgio Nicola aveva dichiarato di averlo dato all’ortopedico che però aveva negato di averlo mai visto. Non ce n’era traccia nei referti e nemmeno tra i documenti di smaltimento dei rifiuti speciali. Ma è bastata la parola dell’infermiera dell’accettazione che aveva sostenuto fosse ormai necrotico per archiviare l’inchiesta. Il consulente tecnico incaricato dal pm è stato dello stesso avviso dell’infermiera, anche se non ha mai potuto analizzare il reperto. E a nulla sono valse le rimostranze della vittima, che si era opposta strenuamente alla richiesta di archiviazione del pm.
All’epoca dei fatti ad accompagnare l’uomo in ospedale era stato il suo caporeparto. L’operaio, dapprima, aveva detto in ospedale di aver avuto un incidente con la motosega ma poi all’Inail aveva raccontato che si era trattato di un infortunio sul lavoro col tornio. L’azienda dove lavorava, la Torn srl, fa parte di un colosso nel settore automotive, la Farad di Cuneo. La procura di Asti ha ancora aperto il procedimento per quell’infortunio ma l’operaio indiano non è più riuscito a trovare un lavoro, lamenta di non aver più ripreso forza nella mano, ed è costretto a dormire in macchina.
Perse un dito in fabbrica e l’arto sparì misteriosamente all’ospedale Santa Croce di Moncalieri: archiviata l’inchiesta
