Valenza – “Fumose e insoddisfacenti”. Con queste parole Anna Poggio, responsabile provinciale Fiom, ha definito le proposte avanzate da Federorafi l’altro giorno a Milano rispetto a un aumento di salario.
Nel dettaglio si è accennato a una cifra superiore ai 77 euro lordi proposti il 4 ottobre nell’ultima riunione, da raggiungere in tre anni e mezzo. Un aumento, questo, ampiamente osteggiato dai sindacati Fiom, Fim e Uilm, anche in rapporto a quanto invece era già stato raggiunto dai metalmeccanici con 110 euro.
La Federorafi ha annunciato che la sua Giunta si riunirà il prossimo 4 novembre e che in quella sede si deciderà quale cifra si potrà raggiungere nella trattativa. Poi sarà proposta ai sindacati nel prossimo incontro fissato il 10 novembre.
Un salario molto variabile, individuale e deciso dalla proprietà dell’azienda: è questa la fotografia che i tre sindacati confederali fanno della situazione valenzana. Una situazione insostenibile per il sindacato anche se il settore orafo, nonostante la pandemia, è meno in difficoltà rispetto ad altri.
I sindacati stanno comunque pensando a mobilitazioni nelle fabbriche a sostegno della vertenza e in vista dell’incontro con Federorafa del 10 novembre.
Sul contratto nazionale è scontro tra Federorafi e sindacati
