Arquata Scrivia – Una storia lunga quella tra il Comune di Arquata Scrivia e la Edil Contract di Roma. Al centro dell’attenzione la piscina inaugurata nel 2013 con una spesa di 2,6 milioni di euro: un impianto che presenta una vasca coperta e un parco acquatico esterno gestito dalla Aquarium. Una vicenda che adesso rischia di diventare davvero complicata per il Comune dato che potrebbe dover pagare una multa salatissima, 400.000 euro.
Nel dettaglio, si è aperto un contenzioso con l’impresa costruttrice, come detto in apertura la Edil Contract di Roma, che va avanti ormai da quasi dieci anni: appena terminati i lavori il Comune contestò all’impresa romana molti degli interventi eseguiti, richiedendo una penale da 177.000 euro per una lunga serie di difetti quali crepe sui muri interni ed esterni, cedimento della pavimentazione, crollo del controsoffitto e infiltrazioni. Problemi risolti dal Comune, tanto che la piscina è sempre rimasta agibile ma che hanno aperto un lungo contenzioso che finirà in Cassazione.
La lite legale era stata avviata dalla Edil Contract, nel frattempo finita in liquidazione, che aveva citato in giudizio il Comune richiedendo a sua volta un risarcimento di 1,2 milioni di euro per presunte maggiori spese sostenute. I giudici nel 2019 avevano stabilito che il Comune doveva pagare all’impresa 42.000 euro. Sentenza accolta positivamente dall’amministrazione che si era già trattenuta circa 240.000 euro su quanto chiedeva la ditta. Quest’ultima aveva impugnato la sentenza e ha avuto poi ragione in Appello, a fine 2020, ottenendo 393.000 euro.
Il Comune ha presentato ricorso in Cassazione ma ora i legali della Edil Contract battono cassa chiedendo anche il pagamento degli interessi.
Il Comune, da parte sua, si è opposto in Appello per evidenziare che il pagamento comporterebbe un grave e irreparabile danno per l’ente e ne ha richiesto la sospensione.
Rischio salasso da 400.000 euro per il Comune di Arquata Scrivia per la questione della piscina
