Genova (Giovanni Bruzzone) – È stato trovato cadavere in galleria, tra i binari di una linea merci della Stazione Principe. Secondo una prima ricostruzione dei fatti era stato fatto scendere dal treno perché senza Green pass, poi ha cominciato a vagare sui binari sino ad essere urtato da un treno merci stramazzando a terra. Ancora in vita, anche se tramortito, è stato ucciso dal freddo della notte. L’uomo non è il solito barbone, ma Salvatore Di Gangi, 79 anni, storico capofamiglia di Sciacca, mandamento mafioso dell’agrigentino. Di Gangi, che negli atti di una commissione bicamerale era indicato come vicino a figure del calibro di Totò Riina e Giovanni Brusca, era stato scarcerato venerdì dal penitenziario di Asti dove scontava un residuo di pena alla quale era stato condannato a 13 anni e 4 mesi dopo l’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Palermo sulla mafia di Agrigento, partita dalle dichiarazioni di un pentito. Una volta scarcerato avrebbe dovuto raggiungere la sua abitazione di Sciacca per gli arresti domiciliari, concessi dalla Corte d’Appello di Palermo a causa delle sue condizioni di salute. Ma durante il viaggio il capo treno lo ha fatto scendere alla stazione di Principe perché era senza Green Pass. L’uomo avrebbe perso l’orientamento finendo su un binario dove transitava lentamente un treno merci che lo ha colpito facendogli stramazzare a terra tramortito. Probabilmente è stato colto da malore, si è rannicchiato ed è morto. Sul caso sono iniziate le indagini da parte della Procura della Repubblica di Genova. Il sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia Federico Manotti, ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e disporrà l’autopsia, per fare chiarezza sulle esatte cause del decesso. Nell’ordinanza di scarcerazione che la Corte di Appello palermitana ha emesso venerdì, si legge che Di Gangi era autorizzato a raggiungere la sua abitazione libero e senza scorta. Nel documento si legge anche del serio quadro clinico dell’uomo, ritenuto incompatibile col carcere. Si fa riferimento a casi in cui Di Gangi aveva già perso l’orientamento e alle sue difficoltà a camminare. Il corpo ormai senza vita è stato ritrovato sabato mattina da una squadra di ferrovieri della manutenzione.
Il boss amico di Riina scarcerato ad Asti trovato cadavere a Genova sui binari della stazione
