Vercelli – Condannato a otto anni di reclusione l’uomo che da cinque anni abusava della figliastra. Quattro anni e otto mesi alla madre della vittima che sapeva ma non si opponeva. La ragazza, che è ancora minorenne, ha raccontato a cosa il patrigno la costringeva da quando lei era poco più di una bambina. Per lei è finito un incubo che durava da tempo e che la pandemia ha amplificato a dismisura, costringendola a restare in casa con il suo aguzzino. Tra le mura domestiche infatti il compagno della madre abusava di lei per lungo tempo, fino a quando la giovane non ha deciso di fuggire. Durante il primo lockdown nel marzo del 2020 ha trovato il coraggio di allontanarsi da casa e di raccontare in ospedale le violenze subite dal patrigno. È successo in un Comune dell’Astigiano la cui competenza finisce sotto il Tribunale di Vercelli. Le indagini dei carabinieri del nucleo investigativo sono partite subito e hanno portato al rinvio a giudizio dell’uomo e della madre della ragazza. Lui accusato di violenza sessuale, lei per omessa vigilanza. Secondo le accuse infatti sarebbe venuta a conoscenza di quanto era avvenuto ma non avrebbe impedito che si ripetesse. Inoltre il giudice ha stabilito una provvisionale immediatamente esecutiva di 20.000 euro a favore della ragazza, che dopo la fuga e la successiva denuncia è stata portata in una struttura protetta dove è stata ospitata.
Minorenne di Asti violentata per anni dal patrigno, la mamma sapeva ma taceva
