Alessandria (a.g.) – Riportiamo quanto si legge in un’agenzia di stampa (vedere sotto): “Sospesa dal lavoro perché non vaccinata, una operatrice socio-sanitaria dell’ospedale di Alessandria è morta di Covid. A darne notizia è il Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche, che conferma quanto anticipato dal bisettimanale locale Il Piccolo.
- Rispettiamo le convinzioni di ciascuno, anche se a volte si pagano con la vita, ma c’è rammarico che ancora oggi possano esistere posizioni non scientifiche – dice il sindacato -.
- Mi auguro questo virus di prenderlo. Almeno dico: Ok, sono una complottista, una negazionista – diceva la Oss, 64 anni, in un video postato [su facebook] a novembre – Piuttosto che morire strisciando, meglio morire in piedi”.
Abbiamo telefonato, nell’ordine: all’agenzia, al sindacato Nursing e all’ospedale di Alessandria, ma tutto quello che, per ora, siamo riusciti a sapere in più di quel che si legge è che la donna si chiamava Anna Caruso, abitava ad Acqui Terme, e aveva 62 anni e non 64. Se questa è una notizia io sono Babbo Natale. Siamo andati oltre, e abbiamo telefonato anche a casa Caruso di Acqui ma il numero delle Pagine Bianche è sbagliato. Tutto quello che abbiamo saputo è che è morta sabato a Tortona e non ad Alessandria. Ma non era in terapia intensiva (?) perché era solo in rianimazione. E c’è una bella differenza anche in termini di rimborsi dal Ministero della Salute.
All’agenzia non hanno saputo risponderci tenendo buona la versione de “il Piccolo”, mentre al Nursing ci hanno solo rettificato i dati anagrafici; all’ospedale di Alessandria l’ufficio stampa alle 17:30 era già chiuso.
Già la “fonte” è quella che è perché viene dal foglio che aveva dato inopportunamente la notizia che i tre pompieri morti a Quargnento avrebbero avuto della cocaina in tasca.
Per il resto non abbiamo la conferma che quella donna sia morta di Covid. Cercheremo di approfondire per quanto è possibile, perché la verità è una e una soltanto.
Anche se siamo in Italia.