Acqui Terme – Il martirio dei viaggiatori acquesi e ovadesi non ha fine per una situazione che sta superando ogni limite di sopportazione. Ieri, a scatenare le ire dei pendolari della linea ferroviaria Acqui-Genova, è stata la cancellazione del treno 12115 che parte alle 6,07, per arrivare a Genova Brignole alle 7,27. Ma il treno non c’era perché (forse, chissà, può darsi, non si sa mai, chissà chi lo sa, staremo a vedere, ne parliamo domani, stiamo preparando un tavolo, il problema sarà risolto, vai avanti tu che a me vien da ridere) il ghiaccio della notte (e i climatologi che prevedono 52° a Vercelli d’estate dove sono?) ha mandato in tilt la motrice, anche se si tratta solo di un’ipotesi in quanto Trenitalia non conferma. Ma è arrivato – in ritardo – un autobus sostitutivo atteso a lungo. A ciò si aggiunge il fatto che a causa del Covid che ha mandato in quarantena decine di ferrovieri le Ferrovie e la Regione Liguria hanno dovuto ridurre le corse, tagliandole negli orari e sostituendole coi bus (che, tuttavia, si imbarcano sull’A26, strozzata dai cantieri verso Genova).
Disastro Ferrovie: treno soppresso per ghiaccio (?)
