Torino – Quante esplosioni dobbiamo ancora contare prima che i nostri governanti decidano di mettere al bando il Gpl? Un appartamento in Via Bellezia in pieno centro è saltato per aria ieri a mezzogiorno per colpa di una bombola a Gpl. Dentro c’erano i due uomini, un palestinese di 38 anni e il suo coinquilino, un tunisino di 32 anni. Sono rimasti entrambi ustionati, il primo è grave, ricoverato al centro grandi ustionati del Cto, la prognosi è riservata, ha ustioni sul 25% del corpo. L’amico sta meglio, i medici l’hanno portato in reparto con ustioni sul 10% del corpo, guarirà in una trentina di giorni. I vigili del fuoco li hanno messi in salvo dall’appartamento in fiamme e li hanno affidati al 118. Sul posto anche polizia e municipale costretti a chiudere l’intero isolato per lasciare spazio ai soccorsi. Anche i dipendenti comunali sono stati evacuati per alcune ore, a chi lavora negli uffici che si affacciano su Via Bellezia viene chiesto di trasferirsi altrove. È stata la solita bombola di Gpl a causare l’esplosione. Il nucleo investigativo dei vigili del fuoco ne ha sequestrate alcune nel pomeriggio, quando il rogo è stato domato e sono iniziati i rilievi per ricostruire l’accaduto. Oltre alla bombola esplosa ne è stata trovata una seconda sulle scale, forse spinta dall’onda d’urto. Il Comune ha dichiarato inagibile il piano delle mansarde di Via Bellezia e anche il terzo piano danneggiato dall’acqua usata per spegnere le fiamme. L’incendio di ieri ha richiesto anche l’intervento dell’Arpa ma i valori di sostanze disperse nell’aria, in centro, sono risultate sotto controllo. Per forza, il Gpl si disperde in basso e finisce in cantina.
Gpl killer: scoppia mansarda a Torino, sfollate 23 famiglie
