Vercelli – Hanno chiesto il rito abbreviato quattro dei cinque imputati nel procedimento sulle morti della casa di riposo di piazza Mazzini durante la prima ondata della pandemia di Covid 19: Alberto Cottini e Sara Bouvet, rispettivamente direttore amministrativo e direttore sanitario della casa di riposo, Silvia Cerutti, coordinatrice delle Oss della Rsa. Devono rispondere di omicidio colposo come Chiara Serpieri, direttrice generale pro tempore dell’Asl all’epoca dei fatti che deve rispondere anche di omissione di atti d’ufficio. Prossima udienza il 29 aprile quando ci sarà il conteggio delle parti civili che restano col rito abbreviato, eventuali dichiarazioni spontanee degli imputati e la valutazione del loro esame. Le morti “sospette” nella casa di riposo di piazza Mazzini per cui secondo la Procura ci sono responsabilità sono 49. L’indagine era stata condotta dal pm Davide Pretti e chiusa dal collega Carlo Introvigne che ha ereditato il fascicolo, facendo cadere l’iniziale ipotesi di reato di epidemia colposa per Cerutti, Buvet e Cottini ma accusandoli di omicidio colposo, così come Serpieri indagata inizialmente solo per omissione di atti d’ufficio. Secondo gli inquirenti nella casa di riposo non erano state prese misure necessarie per evitare i contagi da Covid 19. I parenti sarebbero continuati ad entrare nella struttura anche dopo il divieto formale del 4 marzo. Sempre dopo quella data gli ospiti hanno vissuto in situazioni troppo promiscue e solo a fine marzo quelli con sintomi da Covid sarebbero stati separati dagli altri.
Decessi nella Rsa durante il Covid: dal giudice i due direttori, la coordinatrice oss e l’ex manager dell’Asl
