Tortona – Nella città del trasporto i camionisti sono sul piede di guerra a causa dei rincari insopportabili del combustibile ma anche per la volontà da parte e delle compagnie di non vendere il gasolio extra rete, il che consentirebbe forniture certe e prezzi stabili grazie a forniture di gasolio per autotrazione fuori dalle stazioni di servizio su strada e all’ingrosso e per impianti stradali. Il problema è reale al punto che un pieno di gasolio prima costava 300 euro mentre ora è salito a 1.300. Le associazioni dei camionisti sono preoccupate per il rischio di speculazioni sulla vendita del carburante per cui sono già fermi tutti i mezzi vecchi che hanno consumi maggiori e saranno venduti, mentre saranno in circolazione solo mezzi euro 6, al massimo con 3 anni di attività, affiancati da quelli più recenti a metano. Ma c’è chi va oltre, come gli iscritti a Trasportounito che ha organizzato il fermo dei mezzi dei propri iscritti, anche se per ora non ci saranno blocchi stradali. Alcune aziende fanno scorta con le proprie cisterne dove stoccano le scorte di carburante che possono acquistare direttamente dalle raffinerie. Non sono esclusi per lunedì blocchi nei porti, mentre si parla di uno sciopero generale a oltranza del trasporto a partire da sabato 19 marzo. Al porto di Genova sarà tutto bloccato con un ulteriore peggioramento anche per i cittadini: con ritardi sulla consegna di frutta, verdura e alimentari.