Torino – L’allarme arriva da Torino dove il centrodestra, sia in Regione che in Comune, è in ebollizione. E ciò accade alla vigilia di importanti elezioni amministrative che interessa i capoluoghi Alessandria e Asti, oltre ad altre città come per esempio Acqui Terme. Cosa sta succedendo? Semplice: Fratelli d’Italia non va più d’accordo con Lega e Forza Italia praticamente su tutto e le schermaglie dentro al centrodestra arrivano al Tar. Il capogruppo di Fratelli d’Italia Paolo Bongioanni ha depositato a inizio febbraio un ricorso al tribunale amministrativo contro il voto per il rinnovo dell’Ufficio di presidenza. Un voto segreto, via pec, che ha escluso quelli di Giorgia Meloni, di cui ora si contesta di fronte ai giudici la segretezza e quindi la legittimità. A Palazzo Lascaris il ricorso non preoccupa perché ritenuto intempestivo. Avrebbero dovuto farlo allora, quando sono saltate le nomine e non oggi. Il caos della maggioranza continua per le presidenze delle commissioni essendo in agenda la prossima settimana il rinnovo degli incarichi a Palazzo Lascaris. Le segreterie di partito avevano già individuato lo schema: Carlo Riva Vercellotti che nel frattempo è passato in Fdi manterrebbe la presidenza della Prima commissione (ottenuta quando era in Forza Italia), Mentre Davide Nicco scambia con Bongioanni la guida della Sesta. Non sono mancate le critiche del Pd il quale, con Daniele Valle ha denunciato il fatto che il presidente Alberto Cirio non è più in grado di mediare, tant’è che i partiti di maggioranza portano le loro liti direttamente davanti al magistrato. Lo sfilacciamento parte da Torino ma è arrivato anche da noi in provincia.
Nel centrodestra volano gli stracci e si ricorre al Tar
